Un biglietto di sola andata per Vendola
27 Luglio 2011
di redazione
E’ un Vendola che non ti aspetti quello dell’intervista in uscita sul nuovo numero di Panorama, che ricorda con affetto le parole che gli furono rivolte da Silvio Berlusconi alla morte del padre ("Mi è stato davvero vicino. Ricordo una telefonata lunghissima: ha detto cose molto profonde che mi hanno colpito davvero"), che vuole spazzare via il campo conflittuale della politica italiana legittimando i suoi avversari ("l’idea che per cambiare un ciclo si debba coltivare odio verso chi incarna il potere non funziona più"), e che sembra pronto a riconoscere come leale competitore Angelino Alfano ("ha una certa freschezza e affabilità").
Ma la sorpresa deve ancora arrivare ed è un piccolo scoop: "Le mie ambizioni sono sinteticamente descritte dalla voglia di uscire fuori dalla politica", dice il governatore rosso, "non sono un uomo in carriera e non voglio immaginare di fare sempre la stessa cosa", aggiunge spiegando che gli sta stretta la categoria di "radicale", e annuncia: "Voglio girare il mondo. Passare un anno a New York. Un altro a Salvador de Bahia. E poi scrivere libri, imparare altre cose, studiare". Speriamo che non finisca come il vecchio Uolter, che anche lui sognava di partire per l’Africa e invece ce lo siamo ritrovati in Via del Nazareno con quattro veltroniani di complemento.
E vista la sincerità e il consueto afflato poetico di Nichi, ci fa quasi venire voglia di dirgli ma sì, speriamo che la politica resti così com’è, in modo che tu possa realizzare il tuo sogno e cavalcare sulle ali dei tuoi desideri verso altri lidi e nuove sponde. Un augurio sincero a cui vorremmo aggiungere un libro da portarsi dietro per quest’anno sabbatico, scritto da una compagna che il Nostro sicuramente conoscerà: l’autrice è Fred Vargas e il titolo "Parti in fretta e non tornare".