Un bilancio di 10 anni da leader

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Un bilancio di 10 anni da leader

Un bilancio di 10 anni da leader

Il 27 giugno rappresenterà una
storica giornata per il Regno Unito. Tony Blair, il primo ministro che il
2 maggio 2007 ha festeggiato dieci anni di premierato, lascerà il comando della
nazione, e le conseguenze saranno tutte da vedere. Sicuramente, dalla sua parte
stanno le radicali trasformazioni apportate alla società britannica, oggi
completamente trasformata in società di servizi e finanza, contro un passato
industriale. Certo, l’Inghilterra thatcheriana non poteva aver miglior
successore che Tony, il quale di fatto ha bilanciato quelle che erano le
giuste, ma radicali, riforme della Margaret, che pure ha lasciato un’ottima
eredità, ma che ha anche comportato notevoli fratture all’interno della società
inglese. Blair sarà ricordato ovviamente sia per i suoi errori che per i suoi
successi. Sicuramente, ha dimostrato di essere un paladino del libero mercato
e, soprattutto, della società aperta di Karl Popper.

D’altra parte, nell’arena internazionale,
Blair ha garantito al Regno Unito un ruolo di primissimo piano, soprattutto
nella gestione delle problematiche dell’Africa (la cancellazione del debito di
molti Paesi africani è frutto di una sua iniziativa), dei Balcani, del Medio
Oriente, del cambiamento climatico, della riforma delle Nazioni Unite. Ha
inoltre rilanciato il ruolo e la presenza del Regno Unito nell’Unione Europea e
contribuito affinché l’assegnazione delle olimpiadi del 2012 spettasse a Londra.
Certo è che gli eventi geopolitici dell’ultimo decennio, come l’11 settembre,
sono stati una vera sfida anche per il migliore dei governi possibili; Blair, da
parte sua, ha dovuto fronteggiare anche la minaccia terroristica interna poi
sfociata nell’attacco del 7 luglio, attacco cui ha saputo reagire con assoluta
%0Afermezza e senso dello Stato.

Blair ha saputo far rinascere la
cultura britannica, e lo si vede in tutte le cose, a partire dalla rinascita
della tradizione culinaria, direttamente collegata alla rinascita della cultura
agreste del Regno Unito, una nazione di ampie campagne e verdi colline.

Londra ha mantenuto alto il
livello economico del paese, raggiungendo livelli di fasto che hanno pochi
precedenti nella sua storia. Il decennio Blair sarà anche
ricordato per quelli che sono stati i suoi scandali, e i suoi errori, tra i
quali la mancata visione di una gestione post-conflittuale in Iraq e, secondo
altre parti più faziose, lo stesso intervento in Iraq.

Per dare un giudizio su questi
dieci anni, Blair ha dimostrato di essere un vero leader, un vero liberale, un
uomo delle istituzioni e sicuramente uno dei politici che meglio hanno saputo
interpretare, a cavallo del nuovo millennio, il sentire e il sentimento del
proprio paese, dal quale non si e’ distaccato mai.