Un pezzo del Pd difende Zanonato e risponde per le rime a Serracchiani
22 Gennaio 2014
di redazione
"Nella gestione della crisi Electrolux il ministro Zanonato ha dimostrato di non avere l’equilibrio necessario per ricoprire il suo delicato incarico: dovrebbe dimettersi", aveva detto la renziana Debora Serracchiani, governatore del Friuli Venezia Giulia. "Polemiche dannose", replicato il ministro Zanonato. Uno scontro che si gioca sul destino della Electrolux, stabilimento di Porcia. Per Serracchiani il modo in cui si è mosso il ministro, nel merito e nel metodo, non si è rivelato all’altezza. "Ha assicurato ai lavoratori di Electrolux che sarebbe andato in visita a Porcia: siccome lo stanno ancora aspettando ci vada lui ora a dirgli che solo loro devono chiudere". Serracchiani ha chiesto risposte concrete sul caso. Ma una serie di parlamentari del Pd non ci sta e spara bordate contro la governatrice del Friuli, "La richiesta di dimissioni avanzata è strumentale e, probabilmente, ha finalità altre rispetto all’oggetto del contendere. Peraltro, poiché le competenze sulle politiche industriali sono in capo alle regioni, appare evidente che la governatrice scarica altrove i propri ritardi e inefficienze”, scrivono i veneti D’Arienzo, Naccarato, Narduolo, Zardini, Zoggia, Ginato, Mognato, Casellato". "I lavoratori veronesi della Rivacciai e di tante altre imprese venete che in questi mesi hanno potuto apprezzare la competenza e il dinamismo di Zanonato. Il ministro, unico veneto nel governo – sottolineano – ha da sempre dimostrato attenzione e scrupolo verso il mondo del lavoro e così sta facendo, esattamente il contrario di quanto ritenuto dalla Serracchiani". Insomma, il Pd è sempre più diviso e nel metodo, e nel merito, sembra che Serracchiani abbia imparato bene la lezione del Renzi che silura, o almeno cerca di farlo, Cuperlo.