Un progetto per Roma al di là delle ideologie e delle appartenenze

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Un progetto per Roma al di là delle ideologie e delle appartenenze

03 Ottobre 2016

In tutta questa vicenda legata al procedere della nuova amministrazione capitolina, abbiamo sempre cercato di avere un approccio equilibrato anche perché non crediamo più da tempo nelle dicotomie assolute del bene contro il male e, soprattutto, pensiamo che questo continuo tentare, a priori, di distruggere o demonizzare ciò che viene proposto, pensato, realizzato dalle controparti produca confusione, mala politica e consequenzialmente istituzioni non efficienti. Il tutto puntualmente pagato da cittadini sempre più confusi e sempre meno in grado di comprendere ciò che realmente accade. Tuttavia, non è possibile ignorare i tanti passaggi a vuoto di questa amministrazione ai quali il neo Sindaco Virginia Raggi sembra saper rispondere solo con frasi fatte e cliché già ampiamente abusati da altri.

Nulla di nuovo, purtroppo. A fronte di questa palese inadeguatezza che, riteniamo, nel tempo si rivelerà devastante, troviamo un PD che, forte dei mezzi e degli appoggi di cui storicamente dispone a tutti i livelli, carica a  testa bassa la nuova amministrazione. Lo stesso PD che ha governato la città per ben 18 anni negli ultimi 23 e che troviamo all’ origine di tutti, dicasi tutti, i disastri che hanno condotto Roma alla situazione attuale. Trasporti, rifiuti, tanto per rimanere alle maggiori criticità, hanno nelle gestioni delle giunte di sinistra i loro “peccati originali“. Che poi la sinistra sia stata bravissima a scaricare su altri le proprie documentabili responsabilità è un altra storia. Storia che parla dello speculare fallimento del centrodestra.

Insomma, il quadro non è dei migliori, tutt’altro, e forse anche per questo avevamo sperato che, a fronte di una situazione così compromessa, la politica di qualsiasi schieramento, spogliandosi un poco di una concezione dell’appartenenza che rischia di essere camicia di forza, riuscisse a trovare la spinta per iniziare a discutere nel merito delle cose, prospettando e confrontando soluzioni. Così non sembra essere. Anzi, il gioco delle parti continua più forte di prima, probabilmente perché nessuno ha da dire cose che abbiano un senso, una congruità. Intanto mentre ci appassioniamo sulle foto della Raggi sul tetto, piuttosto che sul non rispetto delle quote di genere nella neo giunta capitolina l’immobilismo, che poi tale non è, la fa da padrone. Un immobilismo ingannevole perché, in verità, mentre discettiamo, più o meno, del nulla, in questo preciso momento con il tempo che corre, aumenta il degrado dei servizi al cittadino.

Come l’auto che non viene mai revisionata. In apparenza uguale ma, in realtà, di giorno in giorno, più vecchia ed usurata. In questo sconfortante contesto quello che auspichiamo è una forte iniziativa civica capace di indicare una via, un progetto per Roma, invitando tutti al confronto, al di là delle appartenenze. Sarebbe una novità stimolante ed una grande dimostrazione di maturità e forza, avendo il coraggio di entrare nel merito di problemi che rischiano di travolgere una città che non è patrimonio della destra, piuttosto, che della sinistra o di Grillo ed i 5 stelle, ma di tutti. Ma non c’è più tempo, tutto questo deve avvenire hic et nunc.