Un rimprovero accolto è subito emendato

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Un rimprovero accolto è subito emendato

30 Aprile 2008

Raffaele Riccardi, un nostro affezionato e attento lettore, mi rimprovera di non aver più pubblicato nel mio blog interventi di lettori. Ha ragione. E così con il suo ultimo scritto corro subito ai ripari…

Caro Direttore, è da molto tempo che nel suo blog non
compaiono più interventi di lettori. Ciò spiace perché spesso il polso della
situazione viene colto meglio da persone comuni che non dai grandi esperti.
Comunque le sottopongo alcune mie riflessioni sul risultato elettorale che
spero siano ritenute degne di pubblicazione.

IL GRANDE SCONFITTO E’ IL PARTITO
DEMOCRATICO

La legge elettorale e la decisione di Veltroni di rinunciare
all’appoggio della sinistra arcobaleno hanno causato la scomparsa parlamentare
di verdi e comunisti ma questo è riuscito solo in parte a mascherare la débacle
del PD. avuto un fortissimo afflusso di voti verso Veltroni da parte della
sinistra estrema che sapeva di non poter raggiungere il premio di maggioranza
ma questo non è servito a far aumentare i voti per il PD che ha invece perso
l’appoggio di molti ex- margheritini che hanno votato per l’UDC. A sua volta
l’UDC ha perso gran parte del suo elettorato, rifugiatosi presso il neonato
PDL, che poteva ottenere il premio di maggioranza. Che questa ricostruzione dei
flussi elettorali sia giusta è confermato dal risultato, ottimo, sia della Lega
sia della lista Di Pietro. Entrambi potendo contribuire, con il loro voto, alla
gara per il premio di maggioranza, non hanno avuto quei problemi che hanno
invece investito pesantemente la sinistra arcobaleno. Alla fine abbiamo dunque
un PD che si ritrova con un 33% costituito in gran parte da voti provenienti
dalla base comunista e Ds e con la componente Margherita eletta ma senza una
base elettorale. A questo punto mi chiedo che cosa rimangano a fare, i vari
Marini, Franceschini, Letta, in un PD così spostato a sinistra e se non sia il
caso di interrompere un matrimonio così innaturale per ritrovare, assieme
all’UDC, quelle radici democristiane che potrebbero servire a collaborare con
Berlusconi, impedire eventuali ricatti della Lega e sorvegliare il
comportamento del governo sui temi più squisitamente etici.

Raffaele Riccardi