Una nuova scossa fa tremare Sumatra, l’incubo continua. Oltre mille i morti
02 Ottobre 2009
di redazione
A Sumatra l’incubo non è ancora finito, la terra continua a tremare. Nella notte è stato registrato un sisma di magnitudine 6.8 con epicentro a circa 150 chilometri da Padang. Il bilancio dei morti è destinato a salire.
Secondo le rilevazioni dello United States Geological Survey (Usgs), il sisma è avvenuto alle 8:52 ora locale (le 2:52 in Italia) con epicentro tra le province di Jambi e Bengkulu, a sud della zona devastata mercoledì da scosse di 7.6 gradi sulla scala Richter.
Intanto si continua a scavare e il bilancio delle vittime continua a salire: l’ultimo bollettino parla di 1100 morti accertati e 2400 feriti di cui 294 gravi. Ma il responsabile dell’unità di crisi del ministero della Sanità indonesiano ha ribadito nuovamente che il numero totale delle vittime sarà di diverse migliaia.
Al momento non risultano italiani coinvolti nel sisma, questo è quanto conferma Luigi Diodati, consigliere della legazione italiana a Giacarta. Diodati ha confermato che però “la situazione è confusa” e occorre vedere “se c’erano italiani di passaggio”. Ma i contatti sono resi difficili dalle linee di comunicazione che sono saltate: “Ancora non funzionano i cellulari mentre cominciano ad essere attive alcune linee di telefono fisso”.
Anche se le squadre di soccorso continuano a scavare praticamente a mani nude tra le macerie e con pochissimi mezzi meccanici a disposizione, all’indomani del sisma nella regione sono cominciati ad arrivare i primi aerei carichi di cibo, medicine, sacchi per i cadaveri, alimenti per bambini, tende, coperte e operatori sanitari. La Commissione europea ha stanziato 3 milioni di euro per provvedere alle prime esigenze umanitarie e 2 milioni di euro per aiutare le vittime del tifone Ketsana in Vietnam, Laos e Cambogia. Un team del dipartimento aiuti umanitari della Commissione (ECHO) è stato già inviato in Vietnam per individuare i bisogni principali.
Oltre alla tragedia dal punto di vista umano, il forte sisma che ha colpito l’isola indonesiana di Sumatra è anche un brutto colpo per l’economia del Paese. È questa la valutazione del ministro delle Finanze indonesiano, Sri Mulyani Indrawati, che ha ricordato come la zona occidentale di Sumatra, quella colpita dal terremoto, fosse stata individuata dal governo come una delle aree che avrebbe potuto dare impulso alla crescita economica del Paese. “Padang, inoltre, è una delle zone di produzione dell’olio di palma e di altri prodotti”, ha detto il ministro a ‘Kompas’. Il responsabile del ministero delle Finanze indonesiano, infine, ha sottolineato che 26 milioni di dollari sono stati stanziati dopo il forte sisma che ha distrutto la città di Padang e le zone limitrofe.