UNbelievable: anche l’Onu fa campagna elettorale per Hillary!

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UNbelievable: anche l’Onu fa campagna elettorale per Hillary!

13 Ottobre 2016

Nel vasto novero degli antitrumpisti ci mancavano le Nazioni Unite. L’alto commissario Onu per i diritti umani, Zeid Raad al Hussein, ha definito The Donald “un pericolo” per il mondo, mentre l’altro Hussein, Barak Obama, invita i repubblicani a “scaricare Trump”. Insomma, siamo alla frutta. Proprio chi nell’ultimo decennio ha trasformato il mondo in un caos ingovernabile ora si permette il lusso di dare lezioni di democrazia agli altri, giudicando chi è pericoloso o meno per la sicurezza internazionale.

Eppure, nonostante gli appelli di Obama contro Trump, gli sgambetti dell’ONU, la stampa liberal che continua a offrire un ritratto del Don ai limiti dello stupratore seriale, e con i Repubblicani in ordine sparso con la coda tra le gambe (il partito repubblicano si sta facendo letteralmente umiliare in questa campagna elettorale), nonostante tutto, il vantaggio accumulato da Hillary Clinton dopo i due dibattiti presidenziali si è ridotto nelle ultime ore a quattro, cinque punti di distanza da Trump. Insomma, la Clinton appesantita dalle migliaia di email compromettenti divulgate da Wikileaks, proprio non riesce a decollare assicurandosi l’elezione alla Casa Bianca.

E’ paradossale ma indicativo dei tempi che stiamo vivendo come l’unico assist al miliardario Usa, dopo gli attacchi dell’ONU arrivi, non da qualche voce in America (gli Usa in fondo ospitano a New York il Palazzo di Vetro, ma a quanto pare accettano interventi scorretti degli onusiani sul libero voto degli americani), bensì dal Cremlino. “Non spetta a Hussein (l’onusiano, ndr) criticare capi di stato stranieri e governi per le loro politiche, pensi alle sue competenze”, ha detto l’ambasciatore russo alle Nazioni Unite Vitali Churkin, replicando alle accuse antitrumpiste del commissario per i diritti umani.

In realtà il commissario Hussein è recidivo. Sono mesi che interferisce indebitamente nella campagna elettorale americana. Nel giugno scorso, sempre parlando di Trump, il commissario aveva detto che “manifestare intolleranza non è la prova di una forte leadership”, mentre a settembre aveva inserito il candidato dei repubblicani tra “i demagoghi e dei fantasisti della politica”. Ma sono le stesse Nazioni Unite che in nome di un peloso umanitarismo hanno tollerato campioni della intolleranza come il compianto Chavez, l’ex presidente iraniano Ahmadinejad o quei moderati di Hamas, a dare patenti di populismo?

Le stesse Nazioni Unite che hanno brillantemente espunto il cancro di Isis in Medio Oriente o fermato la tragedia umanitaria in Siria? Sì, gli stessi onusiani che negli anni scorsi hanno dovuto difendersi da accuse pesantissime sulle violenze sessuali e che adesso fanno la predica agli Usa. Fu proprio il New York Times, giornale che dà grande rilevanza alle dichiarazioni di Hussein e alle rivelazioni delle donne che dicono di essere state molestate da Trump, che all’epoca denunciò una serie stupri, molestie sessuali, traffici legati alla prostituzione, 80 casi commessi nel solo 2014 da peacekeepers dell’Onu dispiegati nelle aree più conflittuali del mondo. Tanto che l’Onu stessa è dovuta correre urgentemente ai ripari…

Ecco, forse ha ragione un elettore americano a scrivere su Free Republic: “Grazie Onu per aver rafforzato il mio sostegno verso Donald Trump. Se voi siete contro di lui, beh, allora io sono totalmente con lui”.