Unicredit. La procura di Roma apre fascicolo sulla quota libica
25 Novembre 2010
di redazione
Sulla presenza nel capitale di Unicredit di investitori libici per una quota complessiva che si aggirerebbe attorno al 7,58% la Procura della Repubblica di Roma ha aperto un fascicolo "atti e relativi" nel quale non vengono fatte ipotesi di reato.
L’indagine è affidata al procuratore aggiunto Nello Rossi il quale attraverso l’apertura del fascicolo intende seguire gli sviluppi della vicenda creatasi dopo che nell’agosto scorso gli investitori libici erano entrati nel capitale creando una situazione culminata poi con le dimissioni dell’amministratore delegato Alessandro Profumo.
Nel fascicolo per il momento c’è una relazione della Consob che secondo quanto si è appreso riassume i risultati di accertamenti richiesti tramite l’ambasciata italiana a Tripoli per sapere qual è in sostanza la presenza nel capitale della Central Bank of Libya (Cbl) che detiene una quota poco al di sotto del 5% del capitale nonchè presso la Libyan Investiment Authority che avrebbe il 2,60%.
Dall’indagine a quanto si è appreso è emerso che l’una e l’altra agiscono in autonomia e indipendenza e che non sussistono accordi comuni relativi ai loro rapporti con Unicredit.