Unicredit. Profumo: “Voltato pagina dopo aver messo radici”
01 Ottobre 2010
di redazione
"Nei giorni scorsi abbiamo voltato pagina, l’azienda e io, ma molto di quello che abbiamo costruito ha radici profonde: sono sicuro che continuerà a crescere e a dare frutti". È il saluto che l’ex ad di Unicredit Alessandro Profumo manda ai dipendenti della banca che ancora chiama "colleghe e colleghi" e a cui si rivolge con affetto.
Unicredit non è stato Profumo ma i suoi dipendenti. Il manager ringrazia così i colleghi ed esce di scena. "Leggendo le vostre lettere, ascoltando le vostre parole, sono certo che questo accadrà – conclude – E che si potrà dire che UniCredit non era Profumo, ma tutte le donne e gli uomini che la compongono, che l’hanno fatta grande e che continueranno con consapevolezza e orgoglio il loro lavoro". "Ora che le intense emozioni di questi giorni sono alle spalle, sento il bisogno di scrivere a voi, donne e uomini di UniCredit che ancora oggi mi viene spontaneo chiamare colleghi, per ringraziarvi e parlarvi del futuro", scrive Alessandro Profumo in una lettera di saluto e ringraziamento.
"Senza il contributo di voi tutti non avrei mai potuto vivere questi anni meravigliosi, che hanno trasformato una serie di banche, nazionali e locali, in un grande gruppo, riconosciuto come uno dei migliori nel sistema bancario europeo. Mi avete aiutato a crescere nelle tante occasioni d’incontro che abbiamo avuto: è stata una straordinaria esperienza, umana e professionale, che ci ha resi tutti più coscienti delle nostre possibilità", si legge nella lettera. Anche quando rivolge un pensiero a se stesso mette davanti la banca: "Per me il regalo più grande sarà sapere che UniCredit continua a lavorare e a crescere sulla base dei nostri valori, primo tra tutti quello del lavoro, della sua autonomia e della sua dignità". "Sono certo – si rivolge ai colleghi – che saprete tutelare l’indipendenza di UniCredit compiendo ogni scelta, compresi gli inevitabili compromessi ed errori, sulla base di valutazioni esclusivamente professionali".