Unioni civili, Bagnasco: “Voto segreto rispetta libertà di coscienza”. Pd attacca, Roccella: “Pensino a violazioni in Senato”
11 Febbraio 2016
Il Cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, interviene sugli ultimi passaggi del ddl Cirinnà sulle unioni civili.
"Ci auguriamo tutti che il dibattito in Parlamento e nelle varie sedi istituzionali sia ampiamente democratico, che tutti possano esprimersi ed essere considerate le loro obiezioni e che la libertà di coscienza di ciascuno su temi così delicati e fondamentali per la vita della società e delle persone sia non soltanto rispettata, ma anche promossa con una votazione a scrutinio segreto", dice Bagnasco in una dichiarazione rilanciata dal Serivizio di informazione religiosa (Sir).
La dichiarazione del Cardinale solleva immediatamente un vespaio, con una serie di ripetuti attacchi che arrivano prevalentemente dalla Pd e dalla sinistra.
"Invece di stracciarsi le vesti per la semplice opinione del cardinale Bagnasco," replica Eugenia Roccella (Idea), "che evidentemente non condizionerà i lavori d’aula né inficerà l’autonomia del Parlamento, e che esprime solo un’apprensione per la tutela della libertà di coscienza, sarebbe auspicabile che i parlamentari del Pd si preoccupassero dello strame della Costituzione e dei regolamenti che si sta consumando in Senato". "Quello sì," conclude Roccella, "che fa male al Parlamento e alla sua dignità".