Unioni civili, cattolici Pd contro adozioni. Lista di proscrizione sul web
15 Gennaio 2016
Pd spaccato sulle unioni civili dopo che 37 deputati dell’area cattolica del partito democratico hanno presentato un documento sul ddl Cirinnà dove si chiede di “non lacerare il Paese” e di “stralciare la norma sulla stepchild adoption”, quella sulle adozioni gay, sostituendola con “soluzioni normative che, nel garantire la piena tutela ai diritti dei minori, evitino di legittimare o incentivare comportamenti gravemente antigiuridici”, ovvero la pratica dell’utero in affitto. Se non ci sarà una mediazione, alcuni firmatari parlano apertamente di un rischio “naufragio della legge al Senato”, dove i cattolici del Pd hanno presentato un emendamento per l’affido rafforzato.
Nell’emendamento sull’affido si legge che “il minore” sarebbe affidato “alla parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso quando lo stesso è figlio, anche adottivo, dell’altra parte dell’unione civile e il genitore biologico estraneo all’unione civile sia sconosciuto, deceduto o decaduto dalla responsabilità genitoriale”. L’affido è stato comunque bocciato dai vertici del Pd, che lo considerano a rischio costituzionalità. Si apre quindi una divaricazione sempre più forte tra chi sostiene il ddl Cirinnà sulle unioni civili così com’è e chi invece punta allo stralcio della stepchild adoption.
Ieri, il sito Gay.it aveva pubblicato in home page una sorta di lista di proscrizione dei senatori che non vogliono le adozioni omosessuali (vedi la foto), suscitando le proteste di non pochi senatori. Iniziativa giudicata grave anche dai renziani del partito che la considerano un modo per dividere ulteriormente il Pd, allontanando il momento di approvazione della legge. La cosa migliore sarebbe stata far tornare il testo in commissione per un approfondimento, ma il Pd evidentemente ritiene che ormai ci si sia spinti troppo in là – la legge è diventata un impegno personale del premier, che se l’è intestata evocando addirittura una delle Leopolde – per cui l’ipotesi che viene fatta è che al testo di legge verranno applicati dei paletti sui temi più divisivi, come appunto la stepchild e il contestato articolo 5. Altri, come Bersani, propongono di tenere il testo così com’è rafforzando il divieto di maternità surrogata.
No alle adozioni anche da Ncd, con il leader del Nuovo Centrodestra, Alfano, che spiega “La cosa che non capisco e non condivido è perché questo giusto riconoscimento di diritti di singoli soggetti in coppie anche dello stesso sesso poi sia finito per diventare un ragionamento tutto fondato su che cosa? L’adottabilità dei figli. Per me la cosa migliore è che il tema delle adozioni resti fuori”.”Se il disegno di legge Cirinnà resta una sorta di fotocopia del matrimonio,” spiega Alfano a Radio 24, “noi non possiamo votare sì”. “Diciamo di sì a nuovi diritti e più forti diritti per le coppie, diciamo di no alla equiparazione tra unioni civili e matrimonio, diciamo di no all’adozione dei bambini da parte di persone dello stesso sesso perché ogni bambino ha diritto ad avere un papà e una mamma".
Resta da capire cosa farà il Movimento 5 Stelle, se deciderà di fare da stampella al governo Renzi, seguendo quella strada del “nazareno segreto” evocata dal professor Becchi e nel momento in cui i democrats sparano ad alzo zero sul caso Quarto. Grillo e i suoi accetteranno di sostenere Renzi in Senato, ora che il Governo sulle unioni civili ci ha messo la faccia? I grillini faciliteranno il progetto di maggioranze variabili seguito da Renzi?