Unioni civili, diretta web dal Senato
16 Febbraio 2016
Con l’emendamento Marcucci, detto “super canguro”, "si sta strappando il ddl Cirinnà ai senatori, ai quali è stato già scippato in commissione, dove su di esso non è stato mai votato nemmeno un emendamento", lo ha detto Gaetano Quagliariello parlando ieri in Senato dell’iter parlamentare del ddl Cirinnà sulle unioni civili.
Quagliariello: "Truffa al quadrato della Costituzione". "Abbiamo pubblicamente manifestato la volontà di dimezzare gli emendamenti da 100 a 50, ci siamo mostrati disponibili a una soluzione che ripristinasse il comportamento regolare dell’aula. Ma mi pare di capire e spero di sbagliarmi, – dice il senatore – che la trattativa non è sul numero degli emendamenti ma su quali emendamenti possano restare in piedi e quali debbano essere ritirati perché ritenuti più pericolosi per il ddl, francamente se così è anche se ne avevamo viste di tutti i colori non avevamo ancora visto un capogruppo di maggioranza che pretende di fare anche il capogruppo di opposizione".
"L’intero esame del ddl – ha insistito il fondatore di Idea – si concentra solo sul premissivo-riassuntivo, come quando il governo presenta un maxiemendamento e pone la fiducia, ma almeno in questo caso il governo mette in discussione se stesso. Su questa pratica ci sono forti dubbi di legittimità. E’ una truffa al quadrato alla Costituzione. Dovrebbe essere dichiarato improponibile almeno per la sua formulazione".
Lega Nord sfida Pd e ritira 90% emendamenti. Annuncio a sorpresa della Lega Nord, il capogruppo del Carroccio Gian Marco Centinaio ha preso la parola in Aula annunciando il ritiro della gran parte degli emendamenti della Lega Nord. "Non c’è nessun ostruzionismo della Lega Nord contro le unioni civili. Abbiamo presentato 5.200 emendamenti di merito e contemporaneamente abbiamo detto che a noi questo provvedimento non ci piace, lo vogliamo mandare a casa," ha detto l’esponente del Carroccio. "Ma ci siamo anche resi disponibili a ritirare il 90% delle proposte di modifica a fronte del ritiro dell’emendamento Marcucci da parte del Pd. Da 5.200 emendamenti eravamo pronti a scendere a 580, che sapevamo bene che fine avrebbero fatto. Quando sento dire che l’emendamento Marcucci è contro l’ostruzionismo della Lega sento una cosa falsa e la rimando al mittente. Di conseguenza sfido qui il Pd ed ecco, questo sono gli emendamenti della Lega che rimangono! Ora vediamo se il Pd ritira il suo Marcucci".
M5S: dubbi su spacchettamento ‘canguro’. Movimento 5 Stelle non ha ancora espresso con chiarezza la sua posizione, nel caso l’aula del Senato richiedesse lo spacchettamento dell’emendamento Marcucci. Una posizione, quella di M5S, che riapre i giochi sul voto del ddl e sulla possibilità di una rapida conclusione del suo esame. Votare a favore dello spacchettamento avrebbe come conseguenza quella di non portare a casa il provvedimento Cirinnà così com’è, come hanno sempre detto e ripetuto i 5 Stelle; peccato però che i grillini si scagliarono contro il ‘super canguro’ durante il voto della riforma costituzionale, giudicandolo una strozzatura del dibattito parlamentare, fino a evocare la incostituzionalità del procedimento. Che farà M5S? Resterà fedele al rispetto delle procedure?
In corso riunione Idea-Popolari. Nel pomeriggio riunione dei senatori di Idea, con Quagliariello e Giovanardi, insieme al popolare Mario Mauro, per mettere a punto una strategia comune.
Cattodem: Grasso ha già bocciato emendamento utero in affitto? "Sembra che non sia stato ammesso l’emendamento di Gianpiero Dalla Zuanna che rende reato la pratica dell’utero in affitto anche per chi va all’estero. Sarebbe molto grave una decisione in tal senso che non tiene conto dell’opinione largamente condivisa in parlamento e nel Paese di condannare in maniera ancora più stringente questa pratica", lo ha detto la senatrice Emma Fattorini, dell’area cattolica del Pd. "Noi vorremmo che ci fosse un accordo perché si vada alla votazione per parti separate del ‘canguro’ Marcucci," ha aggiunto la senatrice. "Siamo contro al fatto che una legge non discussa in commissione non sia discussa anche in Aula".
Lega, ristabilire ordine su voti emendamenti. "Si è sempre partiti dagli emendamenti premissivi più distanti dal testo, che non è certo quello Marcucci". Così il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli ha spiegato perché il ‘super-canguro’ presentato dal senatore Marcucci non può essere votato per primo dall’aula del Senato.
Nessuna intesa Pd-Ap-Lega-FI su “canguri”, si va in aula senza intesa. "Ci abbiamo provato, ma non è andata bene", dice il senatore Schifani (Ncd) al termine della mediazione fallita tra i gruppi di maggioranza e opposizione. "Le posizioni rimangono distanti, quindi ritengo che si andrà in Aula con un ampio dibattito e il voto sull’emendamento Marcucci".
Caliendo (Fi): Cirinnà discrimina gli eterosessuali. "Io voterò no a questa legge se non viene modificata, ma respingo al mittente l’accusa che con il mio voto contrario continuerei a discriminare qualcuno. Anzi, paradossalmente, il ddl Cirinnà discrimina 2.484.000 cittadini italiani che vivono una condizione di coppia e ai quali verrebbero negati i diritti che si vogliono riconoscere esclusivamente e con un’evidente incostituzionalità alle coppie omosessuali", a dirlo il senatore di Forza Italia, Giacomo Caliendo.
Cirinnà (Pd): "Chi vota no a ddl discrimina". "Spero che i tanti colleghi che oggi si interrogano su come votare sappiano che oggi scelgono da che parte stare della Storia," scrive su Facebook la senatrice dem Cirinnà. "Se stare con le nuove famiglie che chiedono solamente una loro inclusione all’interno del grande mondo delle famiglie italiane oppure dalla parte di chi continua a discriminare e a pensare che non siamo tutti uguali, e che i diritti sono privilegi per pochi".
Lega, canguri? Pd non detta legge su contenuti. "Io sono disponibile al ritiro degli emendamenti, bene il taglio di 4500 proposte di modifica ma non mi faccio dettar legge sui contenuti degli emendamenti", ha detto il capogruppo della Lega Nord al Senato Gian Marco Centinaio ai giornalisti, prima del minivertice tra forze di maggioranza e opposizione.
Riunione Pd-Ap-Lega -Fi, punto su emendamenti. Si è svolta nel primo pomeriggio la riunione tra esponenti di Pd, Ap, Lega e Fi per fare un punto sugli emendamenti al ddl Unioni civili, incluso quello premissivo a prima firma Andrea Marcucci, il cosiddetto ‘canguro’.
Zanda (Pd): "Non c’è ancora punto di sintesi". "Il punto di sintesi ancora non c’è," ha detto ieri il capogruppo dem in Senato, Zanda, andremo in aula con il canguro, non vedo come possa essere evitato". La quadra con l’anima cattolica del partito insomma non è ancora stata trovata.
Quagliariello (Idea): "Canguro, Ogm o vivisezione?" Ieri a riassumere la situazione ‘faunistica’ in cui il Pd sta facendo piombare il parlamento è stato il senatore Gaetano Quagliariello (Idea). Quagliariello ha prima descritto le tre ipotesi in campo: "La prima è il ‘supercanguro’ così com’è, una tagliola sul dibattito parlamentare e in sostanza un voto di fiducia mascherato, osteggiato però da esponenti dello stesso governo come oggi il ministro Lorenzin.
"La seconda è il ‘supercanguro geneticamente modificato’, ossia una riformulazione dell’emendamento Marcucci a uso e consumo dei successivi emendamenti del Pd: un ulteriore abominio regolamentare in un provvedimento di iniziativa parlamentare e in assenza di relatore". "La terza ipotesi è il ‘supercanguro vivisezionato’, ossia una votazione del Marcucci per parti separate a uso e consumo delle diverse anime del Pd, come se ogni capoverso dell’emendamento fosse una mozione congressuale. Tutto questo su una legge che è destinata a incidere in profondità come nessun’altra nella carne viva della società italiana".
Con un minimo comune denominatore, secondo Quagliariello: "le tre ipotesi orbitano tutte attorno all’ombelico del Pd". "Molto meglio sarebbe evitare strappi costituzionali e regolamentari, consentendo al Parlamento di discutere liberamente e a ogni senatore di affermare le proprie idee con trasparenza e a viso aperto", ha aggiunto il senatore di Idea. "Siamo certi che pur nella diversità di opinioni sul merito del ddl Cirinnà – conclude Quagliariello -, una forza di opposizione come il Movimento Cinque Stelle, che ha fatto del rigore e della trasparenza la propria bandiera, in questa battaglia per il rispetto delle regole sarà al nostro fianco".
Brunetta (Forza Italia): "Su pensioni reversibilità Governo schizofrenico". All’attacco anche Renato Brunetta di Forza Italia sul tema pensioni di reversibilità: "Le pensioni di reversibilità costano 24 miliardi all’anno, e sono una forma di assistenza per il coniuge che perde suo marito, quasi sempre, o sua moglie". "Sulle pensioni di reversibilità il governo è schizofrenico. Con il ddl Cirinnà vuole dare la pensione di reversibilità alle coppie omo affettive e poi vuole tagliarle, rivederle, limitarle per le coppie etero sessuali".