Unioni civili, è bagarre al Senato sul provvedimento

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Unioni civili, è bagarre al Senato sul provvedimento

24 Settembre 2015

Bagarre al Senato sulle unioni civili dopo la capigruppo che ha deciso i tempi per la discussione e l’approvazione del ddl Boschi.

Dopo che Sel ha definito "vergognose certe interviste" dove si vuole dare "la colpa ai nostri emendamenti al ddl costituzionale" per motivare la mancata calendarizzazione in aula del provvedimento sulle unioni di fatto, il Movimento Cinque Stelle sposa la battaglia e attacca il Pd. "La senatrice De Petris ha chiesto di calendarizzare per lunedì prossimo il ddl sulle unioni civili – ha spiegato il portavoce M5s Gianluca Castaldi in aula -. Almeno l’incardinamento, ma il Pd ha detto no perché delle unioni civili non gliene frega nulla".

Il capogruppo Pd Luigi Zanda ha subito replicato: "Non siamo d’accordo sull’utilizzo di un tema così delicato per alzare il livello dell’ostruzionismo che è già alto. Queste urla confermano che di ostruzionismo si tratta".

Lo scontro si è quindi fatto ancora più duro con l’intervento del senatore pentastellato Alberto Airola: "Avete chiuso in fretta e furia la seduta di ieri per andare a vedere la Juventus, è una cosa indecente, non accettiamo come opposizioni di essere trattati così – ha attaccato -. Il signor Zanda è vergognoso, dovete andare a zappare la terra".

Per il sottosegretario alle riforme Scalfarotto “la finestra si è ridotta ma il Pd e il governo faranno di tutto per cercare di portare in aula le unioni civili" e se slittano "la colpa è di M5S e Sel che per ritardare di 5 giorni i lavori sulle riforme, rischiano di far saltare le unioni civili che pure dicono di sostenere".
Anche il presidente Pietro Grasso non ha dato una mano al Pd… "Grasso –  dice Scalfarotto – si è concentrato sulle riforme e, dal suo punto di vista, ha ritenuto di concedere più spazio alle opposizioni per la discussione e magari per trovare un accordo sul ritiro degli emendamenti evitando la tagliola. Noi da parte nostra, con Luigi Zanda e Maria Elena Boschi, abbiamo insistito in tutti i modi nella capigruppo per chiudere le riforme entro l’8 ottobre. M5S e Sel, in modo del tutto miope, non ci hanno agevolato".
Ma M5S e Sel non hanno chiesto in capigruppo di anticipare a lunedì prossimo l’esame delle unioni civili? "Solo una provocazione. Anzi, un utilizzo strumentale delle unioni civili per fare ostruzionismo sulle riforme. Ma il governo non intende mollare. Faremo di tutto per portare in aula il provvedimento e, comunque vada, le unioni civili saranno legge. Questione di giorni o di settimane, ma le approveremo".

Per il senatore di Ap Carlo Giovanardi sono "del tutto pretestuose e prive di fondamento le intollerabili falsità di chi vuole iscrivere all’ordine del giorno dell’Aula questo argomento senza relatore e senza che la commissione possa approfondirlo seriamente in un tempo che, se la matematica non è una opinione, la terrà impegnata per circa sei settimane".
"Per discutere e votare gli emendamenti sulle unioni civili  – dice – la Commissione Giustizia del Senato si è riunita dopo le ferie estive sette volte in due settimane per un totale di 19 ore, esaminando 319 emendamenti di cui 2 approvati, 74 respinti, e i rimanenti per vari motivi preclusi o ritirati. In sostanza la Commissione ha in due settimane smaltito circa il 25% dei 1480 emendamenti ammessi dalla presidenza, su un testo che presenta obiettive difficoltà non solo dal punto di vista politico ma anche da quello tecnico giuridico e dei profili di costituzionalità".