Unioni civili, la mossa di Grasso irrita il Pd

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Unioni civili, la mossa di Grasso irrita il Pd

23 Febbraio 2016

"Se lo avessimo saputo prima, con maggior anticipo, lo svolgimento della discussione sarebbe stato diverso…". Lo ha detto il capogruppo Luigi Zanda, commentando al termine della capogruppo informale la decisione appena comunicata da Grasso di dichiarare inammissibili gli emendamenti premissivi al ddl sulle unioni civili (Marcucci e altri supercanguri targati Lega NOrd e Fi). C’è irritazione in casa Pd, che a pochi minuti dall’inizio dell’assemblea dei senatori che dovrà decidere come affrontare l’esame del ddl Cirinnà in aula, a partire da domani, considera un inopportuno assist alle opposizioni, M5S in testa, la dichiarazione di Grasso in ordine all’inammissibilità dei supercanguri. La convocazione della capigruppo giunge infatti mentre al Senato stava iniziando una conferenza stampa con cui i pentastellati rivendicano con forza la via parlamentare e il dibattito sugli emendamenti residui al ddl, contro l’ipotesi della fiducia. "Dirlo ora è come mettere una mina sotto il maxiemendamento" osservano alcuni senatori dem. L’uscita del presidente prima della capigruppo "informale" a Palazzo Madama con cui Grasso ha voluto ufficializzare la sua decisione in ordine agli emendamenti premissivi, viene in definitiva giudicata intempestiva da una larga parte del Pd, in un clima di diffidenze incrociate. A Palazzo Madama, prima dell’assemblea dem i capigruppi Zanda del Pd e Schifani di Ap si ritrovano brevemente. Nella mattinata, a vedersi erano stati i senatori di Ala, per verificare le posizioni in ordine all’appoggio di una fiducia sul ddl Cirinnà, depurato dalla stepchild adoption. Nel pomeriggio è nell’aria, ma non ancora confermata, una riunione del gruppo di Ap, con Alfano.