Unioni civili: parla lo smemorato di Rignano sull’Arno
14 Aprile 2016
Ma che si è bevuto Matteo Renzi prima di mettersi a twittare #Matteorisponde? Parlando di unioni civili, il premier è riuscito nell’ardua impresa di inanellare tre svarioni – gravi – in una botta sola. “Oggi in commissione credo sia stato votato l’articolo 2”, dice Renzi, “se la settimana prossima si fa qualche notturna o al massimo quella successiva penso che entro il mese di aprile potremo firmare la legge sulle Unioni civili. Sarà un gran giorno, di festa”.
Articolo 2? Ma che articolo 2! Lo smemorato di Rignano sull’Arno se l’è dimenticato che all’esame dell’aula c’è il maxiemendamento, che è fatto di un unico articolo? L’articolo 2 semplicemente non esiste. E soprattutto se lo ricorda che quel maxiemendamento lo hanno voluto lui e il suo governo mettendo la fiducia? O la fiducia su un testo così importante, e il maxiemendamento, sono stati messi e votati da qualcun altro, nottetempo, a insaputa sua e dell’esecutivo?
Secondo. Se anche volessimo fare un parallelo tra l’impianto originale della legge Cirinnà e il maximendamento all’esame dell’Aula, rispetto alla vecchia divisione per articoli del provvedimento, al momento, saremmo tra l’articolo 5 e il 6, e non certo all’articolo 2! Terzo, la “grande festa” nel “mese di aprile”. Ma la legge è già stata messa in calendario, non ad aprile ma a maggio. Ora va bene che i parlamentari possono essere messi alla voga facendo le notturne – anche se nel caso specifico delle unioni civili, visto il pregresso, qualcuno nel Pd suggerisce di andarci laschi – ma detto ciò, caro il nostro premier, ricalendarizzare la legge e chiudere ad aprile è letteralmente impossibile.
Ma dai! Renzi ha capito su che si sta votando? Qualcuno lo avverta di quello che fa il parlamento e gli ricordi quello che lui stesso fa fare al parlamento. Ma vedi tu in che mani siamo finiti…