Unioni civili, Quagliariello a M5S: “Battaglia comune per rispetto regole. Dividiamoci su contenuti ma no pericolosi precedenti”

Banner Occidentale
Banner Occidentale
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Unioni civili, Quagliariello a M5S: “Battaglia comune per rispetto regole. Dividiamoci su contenuti ma no pericolosi precedenti”

Unioni civili, Quagliariello a M5S: “Battaglia comune per rispetto regole. Dividiamoci su contenuti ma no pericolosi precedenti”

12 Febbraio 2016

"In vista delle votazioni di martedì sul ddl Cirinnà si profilano nuove pesanti violazioni costituzionali che andrebbero ad aggravare un quadro già talmente pesante da aver costretto cinquantuno senatori a rivolgersi alla Consulta. Cercheremo con ogni mezzo di impedire questo ennesimo scempio e rivolgiamo un estremo appello, a tutti i senatori e in particolare alle forze dell’opposizione, affinché la diversità di opinioni sul merito della legge non impedisca di condividere una battaglia a viso aperto sul rispetto delle regole. La maggioranza in Parlamento ha il diritto di far valere i propri numeri, ma non di farlo a scapito dei regolamenti e delle prescrizioni costituzionali per evitare votazioni scomode. In caso contrario si avallerebbe un precedente pericoloso e senza ritorno, che su ogni futuro provvedimento legittimerebbe la violazione dei diritti delle opposizioni e delle prerogative di ciascun parlamentare". Lo dichiara in una nota il senatore Gaetano Quagliariello, fondatore del movimento "Idea".

 

"Non si può tacere – osserva – di fronte al tentativo di alterare il corretto andamento dei lavori attraverso il cosiddetto ‘supercanguro Marcucci’, un emendamento premissivo che non integra o corregge il testo, come gli emendamenti dovrebbero fare, ma ne illustra sinteticamente e inutilmente il contenuto con l’unico scopo di far decadere buona parte degli emendamenti successivi svuotando così di ogni significato l’attività legislativa parlamentare e violando apertamente l’articolo 72 della Costituzione che la disciplina. Già peraltro lo stesso articolo era stato calpestato sottraendo il disegno di legge all’esame della commissione competente, e ciò rende ancor più grave il tentativo di impedire l’esame degli emendamenti in aula. Il ‘supercanguro’ così configurato, simile a quello che fece decadere migliaia di emendamenti durante l’esame della legge elettorale, riprodurrebbe nei fatti una situazione analoga a quella che si verifica quando il governo presenta un maxi-emendamento che ricalca il ddl in discussione e pone la questione di fiducia. Con l’aggravante che in genere il maxi-emendamento del governo assorbe il lavoro delle commissioni parlamentari, che in questo caso è stato invece impedito".

 

"Di fronte a una situazione del genere, che segnalerò formalmente al presidente Grasso – afferma ancora Quagliariello -, ci si troverebbe dunque di fronte non solo a una ulteriore violazione dell’articolo 72, ma anche a un voto di fiducia surrettizio che, con il voto favorevole dei Cinque Stelle e la contrarietà di Ncd, farebbe registrare un cambio di maggioranza. Non sappiamo come potrebbe Ncd restare impassibile di fronte a uno scenario del genere, e soprattutto non comprendiamo come possa il Movimento Cinque Stelle, indipendentemente dal giudizio sul ddl Cirinnà, accettare un così grave susseguirsi di strappi costituzionali e regolamentari il cui avallo renderebbe in futuro le regole carta straccia. Di qui il nostro appello: dividiamoci pure sui contenuti, ma difendiamo insieme il rispetto delle regole. Da parte nostra, garantita la regolarità dei lavori e la libertà di coscienza dei parlamentari – conclude -, ribadiamo come già detto di esser pronti a non chiedere alcuno scrutinio segreto affinché in un quadro di legalità ogni parlamentare possa metterci la faccia e votare a viso aperto".