Unioni civili, Quagliariello (Idea) ad Alfano: “La Dc non c’entra niente”

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Unioni civili, Quagliariello (Idea) ad Alfano: “La Dc non c’entra niente”

05 Febbraio 2016

"Le odierne dichiarazioni del ministro Alfano hanno quantomeno il pregio della chiarezza: qualsiasi cosa accada sulle unioni civili, il governo non ha nulla da temere da Ncd. Le ‘gravissime ripercussioni’ non saranno poi così tanto gravi. Ed è evidente che questo è esattamente il presupposto perché il peggio che possa accadere, accada". Lo dichiara il senatore Gaetano Quagliariello, fondatore del movimento "Idea". "Non ha alcun senso – prosegue – evocare il comportamento della Dc in occasione della legge sul divorzio, dal momento che in termini politici il problema è esattamente speculare".

 

"La Dc era infatti il partito egemone nell’area governativa, e cercava in tutti i modi di difendere la sua egemonia. In questo caso, invece, l’egemonia che rischia di affermarsi è quella di una cultura falsamente laicista già denunciata da Pasolini, e un piccolo partito, che peraltro ogni giorno rivendica una presunta autonomia, invece di esortare addirittura il partito di maggioranza a farsi partito della nazione, dovrebbe fare di tutto per ostacolare questa deriva".

 

"Soprattutto se, come più volte affermato dal ministro Alfano, si ritiene che in gioco ci sia la civiltà. Né si può sostenere – dice ancora Quagliariello – che il governo sia estraneo al ddl Cirinnà: nulla è stato fatto perché il percorso della legge fosse parlamentarizzato, nulla è stato fatto perché tornasse nel suo alveo naturale che secondo la Costituzione è la commissione, nulla è stato obiettato di fronte a sottosegretari che facevano lo sciopero della fame o a ministri che rivendicavano la paternità di determinate scelte".

 

"Non ci sarebbe nemmeno da compiere atti di eroismo, basterebbe chiedere il rispetto della natura emergenziale e non organica di un accordo di governo, se così è. In caso contrario, l’unico risultato politicamente tangibile dell’atteggiamento di Ncd sarà non la caduta del governo ma il fallimento di Area Popolare. Il rischio – conclude Quagliariello – è ben documentato dalle posizioni assunte oggi dall’Udc che, a quanto mi pare di ricordare, salvo quando vi siano posti di governo da occupare, faccia parte di Area Popolare".