
Unioni civili, Quagliariello: Pd contro M5S? Mentalità da “padrino”

17 Febbraio 2016
di redazione
"Dopo aver cercato di occultare con trucchi, canguri, artifici e raggiri le sue divisioni interne, il Pd è ora all’angolo perché il gioco non gli è riuscito, ha imposto all’aula uno stop pari al tempo che ci sarebbe voluto per un passaggio in commissione o per votare a viso aperto le poche centinaia di emendamenti rimasti, e cerca di dare la colpa ad altri, in particolare al Movimento Cinque Stelle, per il passo falso compiuto". Lo dichiara il senatore Gaetano Quagliariello, fondatore del movimento ‘Idea’. "Tutto ciò- prosegue- è semplicemente surreale. Il partito di maggioranza relativa può chiedere a una forza di opposizione di condividere il contenuto di una legge, ma non può pretendere che essa avalli un imbroglio regolamentare finalizzato a coprire le divisioni nella maggioranza sapendo che gli stessi metodi potrebbero essere utilizzati il giorno dopo per ‘cangurare’ su altri temi le minoranze. Che il Pd abbia anche solo pensato, a fronte del ritiro degli emendamenti da parte della Lega, di potere avere l’appoggio dei Cinque Stelle sul canguro, è frutto di una mentalità per la quale o si stringe un patto di sangue su tutto o non si può essere d’accordo su niente: una mentalità più da ‘padrini’ che da legislatori liberali. Regole democratiche e opinioni sono piani differenti. Io sono avversario del Movimento Cinque Stelle nel merito del ddl Cirinnà, ma in democrazia- conclude Quagliariello- le nostre diverse opinioni devono potersi confrontare in un quadro di regole certe, e non truccando le carte con il canguro di turno neanche giustificato da una pratica ostruzionistica. Ricordare Voltaire".