Unioni civili, Renzi dà libertà di coscienza. Sarebbe questa apertura a centristi?

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Unioni civili, Renzi dà libertà di coscienza. Sarebbe questa apertura a centristi?

09 Gennaio 2016

Sulle unioni civili, il presidente del consiglio Renzi lascia libertà di coscienza al Pd e il Governo sembra voler mollare al parlamento un tema così divisivo prima del voto del ddl Cirinnà, previsto per la fine di gennaio. Ieri, vertice a Palazzo Chigi, con Renzi che cerca una mediazione interna al partito democratico, in particolare con i senatori cattolici, mentre si cerca di recuperare almeno in parte il voto degli alleati centristi di maggioranza, l’Ncd di Alfano.

 

Tema del contedere resta la stepchild adoption, con una serie di parlamentari "dubbiosi" che potrebbero accontentarsi di una soluzione di comodo, l’affido rafforzato. Renzi, dopo aver rivendicato il tema della stepchild come una delle idee emerse nelle passate leopolde, al momento sembra pronto a conservare il testo attuale che prevede l’adozione del figlio del partner. Il problema per Renzi è che molte rilevazioni, e non di parte, continuano a dire che gli italiani sono contrarissimi alle adozioni gay.

 

Ma sulle unioni civili come sulla abolizione del reato di clandestinità, altro aspetto che non facilita la vita al partito alleato di Alfano, le contraddizioni interne al governo rischiano di esplodere (le unioni civili non facevano parte del patto di governo con i centristi), proprio a ridosso delle prossime elezioni amministrative. Intanto, la Lega Nord sul reato di clandestinità minaccia di bloccare i lavori parlamentari.