Unioni civili: Renzi tra vangelo e costituzione, ma dov’è il “compromesso”?

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Unioni civili: Renzi tra vangelo e costituzione, ma dov’è il “compromesso”?

12 Maggio 2016

Che coraggio che ha Renzi sulle unioni civili. Ora se ne esce con “l’atteggiamento negativo di parte della Chiesa e della gerarchia era ampiamente atteso”. “Io sono cattolico,” dice, “ma quando faccio politica la faccio da laico e ho giurato sulla Costituzione non sul Vangelo”.

Il premier parla a Porta a Porta, “conoscendo il mio mondo, sapevo che ci sarebbero state delle polemiche”. Ma rimprovera a “parte di gerarchia cattolica” e al mondo delle associazioni pro-family di non aver saputo “riconoscere quel che si è fatto per arrivare a un equilibrio”. “Lo trovo ingiusto”, dice il premier, la legge sulle unioni civili “è equilibrata, è una legge di compromesso”.

Equilibrio? Compromesso? Una legge a rischio costituzionalità per l’iter che ha avuto in parlamento, su cui il premier ha messo la fiducia, in Senato e alla Camera, sarebbe questa l’idea di compromesso che ha Renzi? Il premier definisce in ogni caso “rispettabile e legittimo” il dissenso e dice di non capire perché adesso rischia di pagarla al referendum di ottobre.

“Se una cosa è giusta,” dice Renzi, “non ti devi preoccupare dei voti che perdi. Io ho in mente le facce di donne e uomini che si aspettavano questa legge. Se tu pensi che una legge sia giusta, la fai e, se dovrai pagare un prezzo in termini elettorali, lo pagherai”.

Bene. Più di un milione di persone hanno manifestato al Family Day riempiendo il Circo Massimo in difesa della famiglia e dei diritti dei bambini. Parlamentari dell’opposizione sono sul piede di guerra e hanno già presentato il referendum abrogativo della legge sulle unioni civili. Morale: #renziciricorderemo.

Per esempio di certe dichiarazioni lanciate a Porta a Porta, “se si poteva fare qualcosa sulla stepchild adoption“, l’adozione gay, “lo avremmo fatto: vediamo se riusciremo a fare qualcosa da qui al 2018”. Forse il premier non ha letto per bene l’articolo 20 della legge, prima di metterci la fiducia. Le adozioni gay passano dai tribunali e si registrano già le prime sentenze in questa direzione. La stepchild è rientrata dalla finestra, e con le adozioni gay si apre il vaso di pandora dell’utero in affitto.