Unioni civili, Roccella: sentenza legittima finzione parentela

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Unioni civili, Roccella: sentenza legittima finzione parentela

03 Gennaio 2017

“Le sperimentazioni sulla parentela e la nascita stanno raggiungendo punte di totale assurdità. La legge sulle unioni civili di cui Renzi e Alfano sono responsabili ha spalancato le porte anche in Italia al nuovo mondo dei bambini su commissione, figli di un numero imprecisato di padri e madri”, lo dice Eugenia Roccella, parlamentare di IDEA.

“Con quest’ultima sentenza della Corte di appello di Milano si legittima la finzione, per due maschi omosessuali, di una genitorialità biologica simile a quella di una mamma e un papà. I due, infatti, assoldando due donne per la vendita degli ovociti e l’affitto dell’utero, hanno voluto inscenare una maternità e paternità naturale, quellain cui i figli sono fratelli. In realtà i due bambini sono fratelli solo per parte di madre, visto che condividono la ‘donatrice’ di ovociti, ma quella madre è stata eliminata dalla loro vita, e persino dall’atto di nascita”.

“La coppia gay si è così garantita una parentela per i bambini, ma ha voluto anche, per ciascun membro della coppia stessa, un legame biologico con uno dei due bimbi”. “E’ difficile persino dare un nome ai rapporti di parentela così assemblati; l’unica cosa certa – e orribile – è che le donne continuano ad essere usate come corpi in vendita, i bambini come oggetti sul mercato, e la fecondazione artificiale come un modo per soddisfare i propri desideri di genitorialità senza rispetto per gli altri esseri umani coinvolti”, conclude la parlamentare.