Unioni civili, Sacconi: commercio maternità deve essere reato
03 Settembre 2015
di redazione
"La relatrice del ddl sulle unioni civili conferma quale obiettivo primario del provvedimento il "diritto" all’adozione del figlio biologico del convivente, che ovviamente non è il rarissimo caso del figlio del vedovo che ha cambiato orientamento sessuale. Il macigno divisivo rimane quindi l’utero in affitto che basta praticare nei molti paesi che lo ammettono. La legge italiana sanziona infatti gli organizzatori ma non gli utilizzatori. Credo invece che la nostra cultura ci dovrebbe consentire di ritenerlo un reato universale a carico tanto degli intermediari quanto dell’utilizzatore che alimenta questo commercio penoso di donne bisognose". Lo dichiara Maurizio Sacconi, Presidente della Commissione lavoro del Senato. "E allo stesso modo dovrebbe essere riconosciuto il diritto del minore alla tracciabilità genetica anche in relazione alla evoluzione della medicina. Questi sono i nodi tutt’altro che ideologici che ci dividono sul ddl Cirinna’", conclude.
|