Unioni civili, Sacconi: “Copertura manifestamente sottostimata”
13 Maggio 2016
Tito Boeri, il presidente dell’Inps, ieri ha ammesso che “c’è sicuramente un aggravio di costi per il sistema,” calcolando l’impatto economico della legge unioni civili, “ma non dell’entità che è stata paventata”, ha detto Boeri. Tema: le pensioni di reversibilità.
“Abbiamo fornito alcuni elementi di valutazione alla commissione parlamentare ed i costi non si sono rivelati così elevati e sono sostenibili”, ha aggiunto Boeri, spiegando che l’Italia si è allineata come modello alla Germania. “C’è un impatto sui conti ed è inevitabile che ci sia, ma è nell’ordine di qualche centinaio di milioni, quindi sostenibile”, ha detto Boeri.
Non la pensa così il senatore Maurizio Sacconi, che ieri ha partecipato con altri parlamentari del centrodestra alla presentazione del referendum abrogativo contro la legge unioni civili, che scatterà se il presidente Mattarella dovesse firmare la legge votata ieri dalla camera dei deputati.
“In tanti anni di esperienza parlamentare, molti dei quali dedicati nelle funzioni parlamentari e di governo alla finanza pubblica, non ho mai visto una copertura così manifestamente sottostimata come nel caso delle pensioni per superstiti estese alle unioni omosessuali”, dice Sacconi. “Noi spendiamo per queste prestazioni ben 40,9 miliardi di euro all’anno pari al 2,6 per cento del Pil. Si tratta della percentuale più alta nei paesi industrializzati”.
“Il governo, assumendo una potenziale platea di nuovi ‘sposi’ che non tiene conto delle possibili patologie, ha indicato al Parlamento un onere a regime di 22,7 milioni di euro a decorrere dall’anno 2025. Le regole di contabilità pubblica richiedono invece per la spesa previdenziale una proiezione degli oneri ad “almeno” 10 anni, in quanto devono essere stimati nel momento in cui se ne dispiegano compiutamente gli effetti”, scrive Sacconi sul sito Amici di Marco Biagi.
“Effetti che in questo caso si manifestano quando la nuova platea dei civil-uniti raggiungerà il tasso medio di mortalità. Ed è evidente che considerando solo i prossimi 10 anni, per fortuna, pochi sono i decessi previsti con le conseguenti pochissime prestazioni. Ma, si sa, le norme in alcuni casi si applicano e in altri si interpretano”.
“Una ulteriore considerazione, per ora non formale, riguarda il probabile accoglimento da parte della Corte costituzionale dei ricorsi che verranno presentati dai conviventi stabili eterosessuali, magari con figli, dei quali si occupa la seconda parte della legge ma senza riconoscere loro le pensioni di reversibilità. Eppure, questo istituto è stato concepito proprio in funzione della genitorialità. È evidente la concreta minaccia alla sostenibilità di queste pensioni innescata dalla legge Cirinnà”, conclude Sacconi.
Anche per il parlamentare di Forza Italia Lucio Malan, il Quirinale dovrà tener presente la “totale inidoneità della copertura finanziaria della legge. La relazione del ministero dell’economia è ridicola perché sottostima le spese”. Una legge, quindi, quella sulle unioni civili, che secondo Malan non ha una vera sostenibilità economica.