Unioni civili, Strasburgo e il Cirinnà: dov’è la discriminazione?
06 Febbraio 2016
di redazione
Unioni civili e adozioni gay? "l’Italia non sta creando nuovi diritti, ma semplicemente eliminando la discriminazione basata sull’orientamento sessuale", dice il commissario dei diritti umani del Consiglio d’Europa, Nils Muiznieks, in un’intervista all’Ansa. Muiznieks sottolinea anche che la giurisprudenza della Corte di Strasburgo "è chiara": "se le coppie etero non sposate possono adottare i figli del partner, lo stesso devono poter fare le coppie dello stesso sesso".
Al commissario europeo replica Massimiliano Fedriga, capogruppo alla Camera della Lega Nord: "E’ incredibile che ci siano commissari europei ai diritti umani che non sappiano neanche quali sono i diritti e quali no. Avere un figlio non è un diritto. Ma per un bambino, avere un padre e una madre, sì. Forse è meglio che Muiznieks cambi mestiere".
"E’ strano che invece Muiznieks non rilasci alcuna dichiarazione sul diritto sacrosanto di una donna di poter girare liberamente nella propria città," prosegue Fedriga, "senza il rischio di essere violentata come invece, purtroppo, è accaduto a Colonia". Perché il problema in effetti oggi è proprio questo: l’Europa che chiede all’Italia di adeguarsi alle legislazioni arcobaleno è la stessa che si trova oggi ad affrontare una sfida ai diritti che pensavamo scontati, come quello delle donne a muoversi in libertà.
"Ieri il commissario dei Diritti umani del Consiglio d’Europa, Nils Muiznieks. ha spiegato che la giurisprudenza della Corte di Strasburgo è chiara: ‘se le coppie etero non sposate possono adottare i figli del partner, devono poterlo fare le coppie dello stesso sesso’", lo dice Eugenia Roccella, parlamentare di Idea.
"La dichiarazione è stata interpretata come un invito della Ue ad approvare il ddl Cirinnà, mentre è esattamente l’opposto: infatti in Italia solo le coppie unite in matrimonio possono adottare, mentre le coppie etero non sposate, o i single, non possono". "Non ci sarebbe dunque alcuna discriminazione," sottolinea Roccella.
"Ci sarebbe, invece, se passasse la legge così come è adesso: in quel caso, sarebbe possibile adottare i figli del compagno solo alle coppie omosessuali, mentre i conviventi eterosessuali non potrebbero fare altrettanto. Dunque le corti europee, seguendo il criterio antidiscriminatorio abituale, dovrebbero intervenire contro la Cirinnà, e non a favore".
"La verità è che l’attuale testo di legge è contraddittorio e mal scritto, ed è necessario che torni in commissione per un lavoro di profonda revisione", la conclusione della deputata di Idea.