Unioni gay, lo strappo del Comune di Latina
17 Aprile 2014
di redazione
Il Consiglio comunale di Latina chiede al parlamento di legiferare sui diritti civili delle coppie omosessuali, riaprendo la vicenda della trascrizione di matrimoni gay avvenuti all’estero; un atto amministrativo, si dice, che dovrebbe favorire le coppie dello stesso sesso da un punto di burocratico. Antonio Garullo e Mario Ottocento, che hanno celebrato nozze in Olanda nel 2003, erano presenti alla discussione in consiglio comunale, "è stato un dibattito ampio e serio quello cui abbiamo assistito", hanno detto, "forse un assaggio di quello che potrebbe essere un futuro dibattito parlamentare". I due tra le altre cose aspettando che si discuta il loro ricorso anche alla corte europea di Strasburgo. La decisione della giunta di Latina solleva non pochi interrogativi. Uno strappo, rispetto alla difesa del matrimonio tradizionale, tanto più che la Corte Costituzionale nel 2010 ha chiarito che il matrimonio come lo intende il nostro codice civile si celebra tra un uomo e una donna.