Unipol. Cossiga a Prodi: Governo si decida

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Unipol. Cossiga a Prodi: Governo si decida

25 Maggio 2007

Il presidente emerito della Repubblica, Francesco Cossiga, scrive una lettera al
presidente del Consiglio Romano Prodi sul caso Visco-Unipol per esortarlo a prendere una posizione chiara in merito alla vicenda, suggerendogli di mandare a casa o il vice-ministro Visco, o il finanziere Speciale, oppure tutti e due.
“Ti scrivo – si legge
nella lettera – per esprimerti la mia preoccupazione per il grave caso apertosi
con il delicatissimo conflitto tra il viceministro delle Finanze Vincenzo
Visco, persona che molto io stimo, e il comandante generale della Guardia di
Finanza Roberto Speciale. Conosco da molti anni il Corpo della Guardia di
Finanza, da quando, sottosegretario di Stato incaricato della ‘intelligence’,
ebbi numerosi contatti con il suo prezioso Ufficio ‘I’, e poi da quando
ministro dell’Interno, pur non dipendendo la Guardia di Finanza da me, proposi,
riuscendoci, di attribuire ad essa, in un quadro di ripartizioni se non
esclusive almeno preminenti, la Polizia valutaria. Non ebbi successo, invece,
nella proposta di attribuzione della Guardia costiera e della Polizia
antidroga. Quindi presidente del Consiglio, di essa mi avvalsi per delicate
operazioni all’interno e all’estero. Ne conosco l’altissimo grado di preparazione
professionale e di fedeltà al servizio. Penso che sarebbe un crimine – prosegue
il senatore a vita- turbare la serenità di questa essenziale Forza di polizia,
mentre già turbata è stata la serenità dell’Arma dei Carabinieri con la recente
incriminazione di un suo ufficiale, senza che nessuna parola di solidarietà le
sia giunta dai ministri competenti. E intanto la magistratura milanese continua
ad assolvere i terroristi e a inquisire e mettere in galera gli agenti
dell’antiterrorismo italiano o dei Paesi alleati! Ti scrivo per scongiurarti di
volere prendere sollecitamente una decisione nell’interesse dello Stato e per
la credibilità delle Istituzioni. Io stimo sia Visco che Speciale; ma giunti a
questo punto, o via Visco, o via Speciale o via tutti e due. Se al Senato sarà,
come sembra, presentata una mozione dell’opposizione, se essa volesse impegnare
a una determinata soluzione il governo (fuori Visco, fuori Speciale, fuori
tutte e due!) io voterò contro, perché queste decisioni sono di esclusiva
competenza del governo: e voterei contro un’eventuale mozione individuale, per
altro per me non ammissibile, di sfiducia contro il viceministro Visco. Se la
mozione dell’opposizione, invece, si limitasse a impegnare il governo a
decidere immediatamente  io voterei a
favore, anche se il governo, e male farebbe!, ponesse la questione di fiducia
sulla sua reiezione. Il governo non correrebbe alcun pericolo, – conclude Cossiga
– perché certamente tutti i senatori a vita e i senatori dell’Udc, sempre in
più rapida manovra di avvicinamento alla maggioranza, voterebbero a favore
dell’esecutivo. Ho il dovere di segnalarti  che negli ambienti ministeriali competenti si
sussurra che il governo per togliersi dall’imbarazzo sostituirebbe tutte e tre
i vertici delle Forze dell’Ordine: Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e
Guardia di Finanza: più che una sciocchezza, una catastrofe!”