Università. Gelmini convoca l’Udu, ma le proteste proseguono
24 Ottobre 2008
di redazione
Il presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri difende il decreto sulla scuola dagli attacchi del Pd che vorrebbero far slittare il voto finale del decreto Gelmini: "Potranno farsi spiegare dal loro vicepresidente Zanda che il calendario dei lavori, che prevedeva, come avvenuto, l’avvio della votazione oggi ed il voto finale mercoledì mattina, è stato deciso all’unanimità dalla Conferenza dei capigruppo”.
”La correttezza del gruppo Pdl – aggiunge – è stata tale che abbiamo ceduto parte del nostro tempo per gli interventi in aula al gruppo del Pd, pur consapevoli che lo avrebbero usato per dire bugie. Il decreto sarà approvato nei tempi previsti, la sinistra sconfitta e i vaniloquenti senatori del Pd azzittiti dalla verità dei fatti. Chiedano a Zanda conferma”.
Prosegue intanto la mobilitazione degli studenti e qualcosa sembra sbloccarsi. Il ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini ha convocato l’Unione degli universitari per un incontro oggi alle quindici e trenta, dando seguito all’annuncio di ieri. Lo ha comunicato l’organizzazione degli studenti. E’ probabile che non si tratti dell’unica delegazione convocata. Intanto proseguono le iniziative in tutta Italia. A Roma lezioni di fisica e filosofia si stanno tenendo davanti a Montecitorio, di fronte alla Camera dei deputati, mentre al Circo Massimo si è riunita una assemblea cittadina di studenti delle superiori per stabilire le prossime iniziative di lotta.
A Milano in piazza Duomo si sta tenendo una lezione di lingua araba di fronte a qualche centinaio di studenti, mentre mentre piazza Fontana ospita il corso di filologia slava. In giornata sono previste di fronte al Duomo anche lezioni di storia dell’arte a cura dell’accademia di Brera e di scienze politiche. Intanto oltre 200 studenti del liceo linguistico Manzoni stanno manifestando in presidio davanti alla sede dell’assessorato all’Educazione.
A Napoli invece un corteo di cinquemila studenti universitari sta attraversando la città. E’ partito da piazza del Gesù per dirigersi verso piazza Plebiscito. In piazza San Domenico stamattina si stanno tenendo alcune lezioni di filosofia, a cura di docenti dell’università Orientale. Prosegue l’occupazione di palazzo Giusso. Intanto stamattina tre istituti scolastici, il Casanova, il Fonseca e il Cuoco, sono stati occupati, aggiungendosi al Genovesi. Questa sera è prevista un’iniziativa degli alunni dei licei Pansini e Vittorini del quartiere collinare Vomero. La concentrazione dei ragazzi ci sarà in piazza IV Giornate per proseguire l’intera notte.
A Torino prosegue l’occupazione di Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche, del palazzo di fisica e quello di agraria (a Grugliasco, nella prima cintura del capoluogo piemontese). Le iniziative "finora non hanno toccato né la didattica né l’attività amministrativa", spiega il prorettore Sergio Roda. "Sono a Palazzo Nuovo proprio in questo momento – sottolinea – e qui è tutto pulito e tranquilo".
Ma le mobilitazioni coinvolgono tutta la penisola. A Perugia domani assemblea presso la facoltà di giurisprudenza. A Lecce i rappresentanti dell’Udu continueranno, per conto del Comitato per l’istruzione pubblica, a spiegare all’interno delle lezioni della facoltà di lettere e di lingue i contenuti della legge 133 per giungere alla convocazione di un’assemblea. Assemblee studentesche sono organizzate anche a Brindisi. A Cagliari proseguirà il percorso assembleare in diverse facoltà. A Bari è in corso un’assemblea con studenti, ricercatori, dottorandi, docenti, personale tecnico-amministrativo presso la facoltà di lettere e filosofia. Prosegue inoltre l’occupazione nella facoltà di lettere di Firenze.