Uno scatto d’orgoglio per le donne d’Abruzzo
05 Dicembre 2011
"Prima di scattare, pensa". Questa l’idea che ha ispirato la prima edizione del Concorso Fotografico Nazionale "Uno scatto di dignità", promosso dalla Commissione Pari Opportunità della Regione Abruzzo. Pensa al fotogramma più adatto per trasmettere l’originalità, il dinamismo multi-tasking della mamma manager, che concilia carriera e famiglia.
Al messaggio più appropriato per esprimere l’essenza interiore del mondo rosa, il coraggio, la determinazione, l’originalità, la forza, l’estro, in sintesi la dignità di essere donna. Rivoluzionare completamente la prospettiva che la snatura, ritraendola e strumentalizzandola, su rotocalchi e campagne pubblicitarie, esclusivamente come oggetto sessuale, trascurando il suo microcosmo interiore, fatto di emozioni e grandi capacità, il vero motore del progetto."Lo scopo di questa iniziativa – spiega il Presidente del Consiglio Regionale Nazario Pagano- è quello d’incoraggiare una nuova generazione di creativi e comunicatori ad essere più attenti e socialmente responsabili, affinché attraverso i propri messaggi possano trasmettere esempi positivi di comunicazione eticamente corretta". Dal punto di vista tecnico, due le sezioni artistiche del concorso: la prima dedicata a scatti appartenenti al mondo dei fotografi professionisti, la seconda interamente ai non professionisti.
"Woman not for sale" di Elena Givone è il titolo dell’opera vincitrice della sezione professionisti. Realizzando una fusion fra due tecniche artistiche, quella dell’autoritratto e del fotomontaggio, ritrae la donna nella sua interezza. Scavando nella memoria, s’ispira a due divinità indiane, Kalì e Shiva. Nell’immagine domina l’asse centrale cuore, testa e pancia di una donna – figlia e madre, abile nei lavori domestici, nell’essere sexy e manager del suo lavoro, che però non trascura la dimensione onirica, mantenendo fervida la fantasia del suo tappeto magico. "Uno scatto di dignità" del giovane Antonio Tomeo è stato, invece, il primo della sezione non protagonisti. Sguardo di speranza di una bimba salvadoregna spalancato sul futuro, rassicurato dall’espressione di un viso colmo d’amore di una madre attenta e protettiva, questo ciò che traspare dallo scatto.
A comporre la giuria, un parterre di fotografi qualificati, intellettuali ed esperti di comunicazione ed una sezione popolare che ha votato tramite il web. L’iniziativa ha ricevuto grande riscontro: 250 il numero delle foto pervenute da tutta Italia, quelle selezionate sono state raccolte in un catalogo e resteranno esposte al Museo delle Genti d’Abruzzo fino al 9 dicembre. In programma per l’edizione 2012, un coinvolgimento delle scuole nel progetto. "Non basterà uno scatto per ridare dignità al mondo femminile ma ogni cambiamento culturale ha bisogno di tanti gesti significativi. Il concorso vuole essere uno di questi piccoli gesti per raccontare i valori veri delle donne", conclude la vicepresidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Abruzzo, Gemma Andreini.