
Usa 2016, New York incorona Trump e Clinton

20 Aprile 2016
Hillary Clinton e Donald Trump dopo il netto trionfo nelle primarie dello Stato di New York non hanno nulla di cui rimproverarsi. Trump si è imposto, infatti, con il 60% dei voti, davanti a Kasich (25,2%) e Cruz (14,7%).
E Hillary ha strapazzato Sanders con il 57,6%, davanti al senatore del Vermont che si ferma al 42,4%. Quando sono usciti i primi dati (le urne si sono chiuse alle 21 ora locale, Trump ha esultato: “Una notte incredibile. Faremo l’America più forte e più grande che mai. Grazie New York”. E promette: “Le aziende americane vanno all’estero, gli immigratri illegali sono spesso trattati meglio dei nostri veterani. L’Obamacare è un disastro ma tutto questo finirà ”.
Dalle parti di Hillary, invece, prevaleva la tensione. Perché i dati del vantaggio inizialmente stentavano. E si è lasciata andare in tarda serata: “Grazie New York: ancora una volta avete dimostrato che nessun posto è come casa. Mi avete sempre guardato le spalle come io ho cercato di fare con voi”.
A New York la Clinton, che considera la Grande Mela sua città elettiva pur essendo nata a Chicago, aveva battuto anche Barack Obama nelle primarie del 2008, mentre New York l’ha eletta al Senato per due mandati.
Hillary ha voluto celebrare la vittoria alle primarie democratiche dell’Empire State, attaccando duramente i rivali repubblicani, come se avesse già la nomination in tasca.
Quanto a Trump. Nessuno aveva messo in discussione la vittoria del tycoon a New York neanche per un istante. Le urne hanno dato un responso netto: Trump ha vinto a valanga, portando a casa 90 delegati, contro gli appena 5 di Kasich (nessuno a Cruz).E Trump ha esultato così, alimentando anche un po’ di polemica: “Ted Cruz è quasi matematicamente eliminato. È impossibile raggiungerci. Nessuno dovrebbe prendersi delegati e dichiarare vittoria a meno che non se li sia aggiudicati con voti e votanti ma è quello che succederà ”.
Per poi arrivare a paragonare il “distorto” sistema Gop per la nomination con quello dei democratici. “Non sono un fan di Bernie Sanders ma l’ho visto vincere e vincere eppure loro dicono che non ha alcuna chance perché non ha dalla sua parte i super delegati. Ebbene, il sistema repubblicano è peggio”.