Usa 2016, Priebus smonta Cia su hacker Russia. Trump: “Sono quelli della smoking gun su Saddam”

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Usa 2016, Priebus smonta Cia su hacker Russia. Trump: “Sono quelli della smoking gun su Saddam”

19 Dicembre 2016

Reince Priebus, chief of staff del presidente eletto Donald Trump, ha ridimensionato i report della CIA che vorrebbero la Russia come un Paese che ha influenzato dall’esterno le elezioni americane. Lo staff Trump continua infatti a mostrare scetticismo sulle prove di hackeraggi di Mosca che sarebbero state fornite dalla intelligence americana. 

Domenica, Reince Priebus ha detto che Trump non crede alle voci, diffuse dai giornali riprendendo i report della CIA, per cui Mosca lo avrebbe aiutato a battere la Clinton alle elezioni. Parlando a Fox News Sunday, Priebus ha tirato in ballo sia la CIA che la FBI, spiegando che non sull’argomento “non è stata fatta davvero chiarezza”. 

Secondo il Washington Post, la CIA crede che gli attacchi hacker della Russia siano serviti non solo ad alimentare il caos durante le elezioni ma anche a favorire Trump. Il direttore della CIA, John Brennan, avrebbe inviato di recente una lettera ai suoi uomini spiegando che c’è un “forte accordo” tra la stessa CIA, il direttore della FBI James Comey e quello della intelligence interna, James Clapper, sugli obiettivi russi.

Trump fino adesso ha rovesciato tutte le accuse, attaccando le agenzie della intelligence americana: “Sono gli stessi che dissero Saddam Hussein ha le armi di distruzioni di massa”, ha scritto il presidente eletto su Twitter. Ma il Don deve vedersela ancora con la fronda interna al partito repubblicano. Il senatore ed ex candidato alle elezioni presidenziali, John Mc Cain, ha chiesto una commissione di inchiesta sulla vicenda.