Usa 2016, Trump promette una bella sforbiciata di tasse
09 Agosto 2016
“Tasse più basse aiutano a far rientrare in America denaro dall’estero”, ha spiegato il tycoon, che propone anche un’aliquota ridotta al 10% sul rientro dei capitali.
Donald Trump propone, così, “un taglio generalizzato delle tasse!” E assicura: “la maggiore rivoluzione fiscale dai tempi di Reagan“. Per poi aggiungere: “Anche i ricchi devono pagare il giusto ma non bisogna distruggere la nostra capacità di competere e creare posti di lavoro”.
Sul fronte delle tasse sulle persone fisiche, Trump propone tre aliquote, in base alla fascia di reddito: 12%, 25% e 33%. Una riduzione per i ricchi, rispetto all’attuale aliquota del 40 per cento, ma più alta rispetto al 25% che aveva previsto nei suoi piani precedenti. Ha poi citato l’eliminazione delle tasse di successione e sgravi fiscali per la cura dei figli.
Per poi voler ribadire la necessità di una rinegoziazione degli accordi commerciali internazionali, tra cui quello del Nord America (Nafta), e che se arriverà alla presidenza punterà all’uscita dall’accordo commerciale di Partnership Trans-Pacifica.
La campagna di Usa 2016 si mostra nel vivo, pertanto. E continuano inesorabilmente a girare i soliti, e inttendibili, sondaggi. Stando agli ultimi questo sarebbe un periodo particolarmente no proprio per Trump. La Cnn ha preso in considerazione le sei principali proiezioni condotte dopo le convention di Cleveland e Filadelfia, rilevando che alla candidata democratica va il 49% contro il 39% del rivale.