Usa 2016: Trump sorpassa Hillary nei sondaggi

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Usa 2016: Trump sorpassa Hillary nei sondaggi

23 Maggio 2016

Donald Trump supera per la prima volta Hillary Clinton nella media dei sondaggi: 43,4% delle intenzioni di voto per il quasi certo candidato repubblicano, a fronte di un 43,2% dell’altrettanto probabile candidata democratica. Un vantaggio di soli 0,2 punti percentuali ma che conferma una tendenza recente.

 Il dato dalla somma dei rilevamenti, pur di minime dimensioni, registrato da RealClearPolitics, ci mostra, invece, con un singolo rilevamento, quello Abc/Washington Post realizzato tra il 16 e il 19 maggio, il tycon al 46% contro la Clinton al 44%. 

Hillary è sempre più spaventata dai sondaggi, che vedono la progressiva rimonta di Donald Trump, e dal rilancio della sfida da parte del suo rivale democratico Bernie Sanders, che ha ipotizzato di assegnare la nomination escludendo i superdelegati, ossia i dirigenti del partito.    La Clinton starebbe scontando ancora la concorrenza di Sanders, invece i repubblicani hanno cominciato a fare quadrato sul loro unico candidato. Sebbene resistano alcune opposizioni, pure tra i maggiori finanziatori del partito repubblicano, come ha evidenziato il Nyt in una sua recente inchiesta.

Per qualcuno sono sondaggi da prendere con le pinze perché quelli su scala nazionale valgono poco in elezioni presidenziali: dove conta vincere i singoli stati. Ma a turbare i sonni della Clinton ci sarebbe anche il fatto che invece Sanders gode di un rating positivo: 49% contro il 41%. E che in tutti i sondaggi ha un ampio margine di vantaggio anche in una eventuale corsa contro Trump, compreso quello del Wsj/Nbc News: 54% a 39%. Per questo la Clinton ha iniziato ad usare toni concilianti con il senatore del Vermont. E Sanders dal canto suo lamenta il “poco democratico” sistema dei superdelegati che dà una maggioranza decisiva a Hillary e ricorda che è lui il democratico che può battere Trump. 

Il sondaggio Abc/Washington Post evidenzia, però, anche, che, mai nella storia delle presidenziali americane, i due principali contendenti avevano raccolto tante opinioni negative: quasi sei su 10 elettori registrati dichiarano di avere una cattiva impressione di entrambi i candidati.