Usa. Disastro del Golfo del Messico, Obama: “Ora travellazioni solo se sicure”

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Usa. Disastro del Golfo del Messico, Obama: “Ora travellazioni solo se sicure”

22 Maggio 2010

Nuove trivellazioni per la ricerca di petrolio in mare in futuro dovranno essere permesse solo se sarà garantito che non potranno provocare disastri ambientali. Lo ha detto il presidente americano Barack Obama nel suo discorso settimanale per radio e Internet.

Il riferimento del presidente Obama è stato fatto annunciando che la commissione bipartisan di indagine sull’esplosione e affondamento della piattaforma Deepwater Horizon gestita dalla Bp nel Golfo del Messico sarà presieduta dall’ex senatore democratico Bob Graham e dall’ex capo dell’Agenzia per la protezione ambientale William Reilly.

"Lo scopo di questa commissione – ha detto Obama – è sia quello di scoprire le cause alla radice del disastro sia quello di individuare le precauzioni che dovremo prendere per evitare che simili disastri si ripetano in futuro". "Se le leggi che abbiamo non sono adeguate, o se non le abbiamo attuate io lo voglio sapere. Voglio sapere cosa ha funzionato e cosa non ha funzionato nella nostra risposta al disastro", ha aggiunto Obama, sottolineando la necessità di fare "molto di più per proteggere la salute e l’incolumità della nostra gente, salvaguardare la qualità della nostra aria e dell’acqua" e verificare "come operano le industrie petrolifera e del gas e come ne regoliamo" le attività.

In un altro passaggio del suo discorso, Obama ha aggiunto: "Noi dobbiamo cercare fonti di petrolio e gas sul territorio nazionale. Siccome dal Golfo del Messico viene il 30% della nostra produzione di petrolio, avrà un ruolo importante per la nostra sicurezza energetica futura. Ma potremo proseguire le trivellazioni off-shore solo se ci verrà garantito che non potrà accadere di nuovo un disastro come quello del petrolio della Bp".

Il presidente ha poi nuovamente indicato Bp, ma anche Halliburton (il colosso delle trivellazioni offshore) e Transocean (la società svizzera proprietaria della piattaforma affondata), come responsabili del disastro.