USA: economia, Pil III trimestre + 3,9%

Nel terzo trimestre il Pil degli Stati Uniti è cresciuto del 3,9 per cento, un dato superiore alle aspettative (+3,2 per cento) e al trimestre precedente che aveva segnato +3,8 per cento.

Un dato ancora più importante se si considera che il trimestre in considerazione, luglio-settembre, è quello attraversato dalla crisi dei mutui subprime.

Crescono così ulteriormente le aspettative sulle mosse del governatore della Federal Reserve, Ben Bernanke che intorno alle 19, ora italiana, dovrebbe annunciare un taglio dei tassi d´interesse dal 4,75 al 4,50 per cento.

Meno probabile una riduzione di 50 punti base come è avvenuto lo scorso 19 settembre. Ancora più improbabile sarebbe la decisione di Bernanke di non intervenire sui tassi deludendo le aspettative dei mercati. Comunque le stime preliminari sul Pil indicano che l´economia americana non rallenta e lo spettro della recessione è definitivamente allontanato, dal momento che si tratta della crescita più alta dal primo trimestre del 2006.

Nel terzo trimestre volano anche i consumi, cresciuti del 3 per cento rispetto all’ 1,4 segnato nel periodo aprile-giugno. In particolare, gli acquisti di beni durevoli sono balzati del 4,4 per cento, contro il +1,7 del trimestre precedente. Gli acquisti dei beni non durevoli, ancora, sono saliti del 2,7 per cento, del 2,9 quelli dei servizi. Segno più anche per le spese aziendali, aumentate del 7,9 per cento e per gli investimenti in nuove strutture, saliti del 12,3 per cento. Le brutte notizie giungono sempre dal settore immobiliare: gli investimenti fissi residenziali che sono calati del 20,1 per cento contro il -11,8 del trimestre precedente. Si tratta della performance peggiore dal terzo trimestre del 2006 (-20,4 per cento).