Usa, i democratici contro l’ipotesi di Lieberman all’Fbi

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Usa, i democratici contro l’ipotesi di Lieberman all’Fbi

19 Maggio 2017

Levata di scudi dei democratici contro l’ipotesi di affidare la guida dell’Fbi all’ex senatore Joe Lieberman, tra i nomi favoriti di Donald Trump. Secondo quanto scrive Politico, alcuni senatori democratici non avrebbero perdonato al loro ex compagno di partito – nel 2000 corse come vice presidente con Al Gore, salvo poi candidarsi da indipendente per il Senato nel 2006 – la svolta a destra degli ultimi anni e la sua opposizione all’agenda di Barack Obama. E si sa, i democratici non perdonano mai.

Altri contestano, poi, la poca esperienza di Lieberman per quel tipo di incarico. “Non penso ci sia grande entusiasmo da parte nostra. Non perché non rispettiamo Joe Lieberman – afferma la senatrice Claire McCaskill – Ma abbiamo bisogno di un professionista, non di qualcuno che ha indossato la t-shirt rossa o blu (il colore del Partito repubblicano e del Partito democratico, ndr) o che ha fatto campagna per un presidente”. 

Di tutt’altra portata i commenti dei repubblicani, a sostegno della candidatura dell’ex senatore. E’ “una persona di indiscussa integrità ed è questo quello di cui abbiamo bisogno – commenta la senatrice Susan Collins – se il presidente lo sceglierà avrà reso un buon servizio al Paese e, penso, all’Fbi”. Proprio ieri Trump aveva detto di essere “molto vicino” alla scelta del successore di James Comey. Detto ciò il nuovo direttore dell’Fbi che riceverà, a breve, l’incarico dovrà essere approvato dal Senato. Infatti Lieberman potrebbe anche ottenere la maggioranza, ma se solo il Gop dovesse votare per lui, i repubblicani si esporrebbero all’accusa di politicizzare la direzione.