Usa, i repubblicani revocano le regole sulla privacy on line volute da Obama

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Usa, i repubblicani revocano le regole sulla privacy on line volute da Obama

29 Marzo 2017

La Camera dei Rappresentanti, con 215 voti a favore e 205 contrari, ha revocato le regole sulla privacy on line volute nel 2015 dall’Amministrazione Obama e affidate alla Federal Communications Commission (FCC), agenzia governativa incaricata di tutti gli usi dello spettro radio non governative, e tutte le telecomunicazioni interstatali (via cavo, telefoniche e satellitari) e le comunicazioni internazionali che provengono e sono destinate agli Stati Uniti.

La normativa abolita ieri imponeva ai provider di ottenere il consenso degli utenti statunitensi per poter vendere alle agenzie pubblicitarie la cronologia delle loro ricerche o le app scaricate. Secondo i repubblicani, il regolamento della FCC era molto ambiguo, oltre che un’appropriazione indebita di una competenza da parte della stessa agenzia, dato che la protezione della privacy spetta alla Federal Trade Commission (FTT).

“Penso che la gente dovrebbe rendersi conto che la FTC è il principale regolatore della privacy, non la FCC – ha dichiarato in una nota la deputata repubblicana Marsha Balckburn. La FTC ha da parte sua la storia, e l’esperienza necessaria, per regolare la privacy dei consumatori, avendo più di un organismo che regola abusi o sbilanciamenti da parte del governo. Le aziende hanno bisogno di chiarezza normativa, al fine di funzionare correttamente”. Inoltre la deputata repubblicana ha definito le norme sulla tutela della privacy abolite “una grande morsa del potere del governo” che avrebbe danneggiato i contribuenti. “Sono grata alla Camera – ha sottolineato – per il fatto di aver preso questa importante decisione che tutela i consumatori e le future innovazioni di internet”. 

Dello stesso avviso anche il nuovo presidente della FCC, Ajit Pai. Quest’ultimo ha lodato il provvedimento della Camera dei Rappresentanti ricordando che “lo sbilanciamento del governo Usa con l’affidamento delle norme sulla privacy alla FCC ha creato il problema che stiamo affrontando oggi”. “Fino al 2015 – prosegue il presiedente FCC – la Federal Trade Commission stava proteggendo i consumatori in modo molto efficace. Tuttavia, nel 2015, la FCC ha spogliato la FTC della sua autorità su fornitori di servizi Internet. Ora – ha concluso Pai – lavoreremo per garantire la tutela della privacy on line dei consumatori in un quadro più coerente e completo”.  

Insomma, la volontà repubblicana è chiara: ristabilire le rispettive competenze tra FCC e FTC e riequilibrare il commercio on line con provvedimenti anche a favore delle aziende, pur in un quadro normativo di tutela della privacy dei consumatori. Ora, per il varo definitivo del provvedimento manca solo la firma del presidente Trump