Usa. La Corte suprema dà via libera al processo contro il Vaticano
28 Giugno 2010
di redazione
Nell’ultimo giorno di sessione la Corte suprema Usa, decidendo di non esprimersi sul ricorso del Vaticano nel caso dell’Oregon "Anonimo contro Santa Sede", ha tolto l’ultimo ostacolo al processo civile del Vaticano per un caso di pedofilia.
Secondo le prime interpretazioni, i giudici hanno riconosciuto che il Vaticano può essere considerato civilmente responsabile delle azioni dei preti pedofili. I giudici non hanno accompagnato il "no" con una motivazione.
Il caso riguarda il reverendo Andrew Ronan, morto nel 1992. Il Vaticano è accusato di averlo ripetutamente trasferito in diverse città, nonostante ripetuti casi di molestie sessuali su minori. Il cittadino dell’Oregon, John V. Doe, ha denunciato di aver subito abusi negli anni ’60 nella scuola cattolica che frequentava. La Santa Sede ha presentato alla Corte un ricorso invocando il diritto all’immunità che spetta agli Stati sovrani: questo diritto, su cui si era espressa favorevolmente l’amministrazione Obama, è stato respinto nel corso di vari gradi di giudizio e da ultimo dalla Corte d’Appello di Sacramento. La Corte ha deciso dunque di non fermare l’azione legale, che considera il Vaticano corresponsabile degli abusi.