Usa. Marea nera: la BP riconosce fiasco di “Top Kill”, Obama preoccupato

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Usa. Marea nera: la BP riconosce fiasco di “Top Kill”, Obama preoccupato

30 Maggio 2010

Top Kill, l’ultima manovra per fermare la marea nera nel Golfo del Messico, non ha funzionato ed è stata accantonata. Lo ha annunciato Bp che è passata a un’altra opzione.

Tre giorni e 35 mila barili di fluidi dopo l’inizio del pompaggio, l’ultima manovra di Bp per fermare la marea nera nel Golfo del Messico è stata abbandonata. "È un fallimento che infuria e che spezza il cuore", ha detto il presidente Barack Obama dopo che in una conferenza stampa a Robert in Louisiana Doug Suttles, il Chief Operating Officer della multinazionale del petrolio, aveva annunciato il nuovo fiasco.

La Bp è passata adesso a tentare un altro metodo per cui si è data quattro giorni, forse più, di tempo: si chiama Lower Marine Riser Package (LMRP) e consiste nel resecare il tubo danneggiato all’altezza della supervalvola e di "incappucciarla", poi collegare questo ·cappuccio" a un nuovo tubo e attraverso questo tubo aspirare il grosso del petrolio e del gas fino alla nave di appoggio in superficie.

"Ma è una manovra non priva di rischi, ed ecco perché non è stata tentata prima", ha detto Obama da Chicago dove si trova con la famiglia in una difficile vacanza per il ‘ponte’ del Memorial Day, mentre la costa degli stati che si affacciano sul Golfo del Messico ricevono una nuova condanna a morte. La nuova battuta d’arresto – la terza dopo il fallimento della cupola e del ‘siringone’ – e l’annuncio del ‘piano D’ hanno chiuso una giornata contrassegnata da indignazione crescente.

Proteste in Louisiana, proteste a New York: ipnotizzati dalla "spill-cam", la telecamera che trasmette immagini del fiotto di greggio 24 ore su 24, gli americani condividono la rabbia della Casa Bianca per l’impotenza dei petrolieri e a Washington il Dipartimento della Giustizia sta valutando azioni legali a carattere penale.

A Manhattan ieri 200 manifestanti si sono imbrattati di finto petrolio fatto di cioccolata e vernice davanti a una pompa di benzina. In Louisiana guida la polemica contro Bp, ma anche contro il governo federale, l’ex stratega di Bill Clinton James Carville: "La gente qui crede in quel che vede. Mi sembra che il presidente Obama sia più arrabbiato con i suoi critici che con Bp", ha detto Carville, che è di New Orleans, guadagnandosi un rimbrotto del portavoce della Casa Bianca Robert Gibbs: "James non conosce i fatti".

Era da venerdi che negli stati del Golfo cresceva il pessimismo sull’esito di Top Kill, e anche adesso non ci sono certezze. E mentre in Lousiana crescono le polemiche perchè, secondo le autorità locali (smentite da Bp), la multinazionale del petrolio ha organizzato soccorsi da palcoscenico in occasione della visita di Obama su una spiaggia di Grand Isle, il Dipartimento della Giustizia ha mosso i primi passi verso un’azione penale contro Bp per i comportamenti prima e dopo il disastro. Una squadra di procuratori e di investigatori guidata dagli Assistant Attorney General Ignacia Moreno e Tony West hanno cominciato a raccogliere prove in Louisiana per verificare se Bp abbia violato regole di sicurezza federali e fuorviato le autorità assicurando che era in grado di contenere rapidamente la perdita di greggio. L’indagine del Dipartimento della Giustizia è un passo preliminare prima di decidere l’apertura formale di una inchiesta, ma ad ogni buon conto l’amministrazione ha chiesto al Congresso 10 milioni di dollari per finanziarla.