Usa. New York festeggia 100 anni Futurismo e Giro d’Italia

Banner Occidentale
Banner Occidentale
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Usa. New York festeggia 100 anni Futurismo e Giro d’Italia

04 Novembre 2009

Giro d’Italia e Futurismo, doppio centenario a New York: in comune hanno la velocità, il senso della gioventù e la ricerca della modernità. Il Giro d’Italia ed il Futurismo si sono dati appuntamento nella Grande Mela, per una serie di eventi nel mese di novembre. Uno dei momenti più significativi è la mostra alla Eden Fine Art Gallery, a Madison Avenue, con 32 pannelli tematici contenenti oltre 100 immagini della storia del Giro d’Italia. Cento anni e tanti campioni. Fausto Coppi, Gino Bartali, Felice Gimondi, Giuseppe Saronni, Francesco Moser fino ai più recenti Paolo Savoldelli, e il compianto Marco Pantani.

Era la notte del 13 maggio 1909 quando 127 ciclisti partirono da Piazzale Loreto a Milano per dare vita ad una corsa che sarebbe diventata patrimonio della storia e della cultura italiana. Come spiega Angelo Zomegnan, direttore del Giro d’Italia, l’avventura newyorchese si chiuderà il 18 novembre con un forum alla Casa Italiana Zerilli Marimò della New York University al quale parteciperanno Carlo Verdelli, direttore della Gazzetta dello Sport, e Aldo Grasso, il famoso e temuto critico televisivo del Corriere della Sera. Un evento connesso al Giro è in corso all’Istituto Italiano di Cultura di New York dove si è aperta una mostra di immagini storiche del primo Giro d’Italia, recuperate dall’archivio del Corriere della Sera.

All’Istituto di Cultura il Giro d’Italia ha trovato una associazione naturale con il Futurismo. E così il tributo è diventato doppio, con oltre 400 opere legate al Futurismo e al Giro. C’è un’immagine emblematica di Filippo Maria Marinetti in bicicletta, mentre una sala intera è dedicata a Valentine de Saint Point, la prima donna ad aver scritto un manifesto futurista. Infine, chiudono la rassegna due sculture di Guglielmo Roehrssen, scultore e pittore nato ad Ercolano e considerato l’ultimo esponente del futurismo italiano.