Usa, Obama: piano contro cambiamenti climatici. Repetita Iuvant
23 Giugno 2013
di redazione
I piani di Obama per contrastare il riscaldamento climatico e l’inquinamento somigliano a quelli per chiudere il supercarcere di Guantanamo. Sempre annunciati, sempre rimandati. Ora Obama torna alla carica, martedì il nuovo piano di azione verrà presentato ufficialmente alla stampa nelle aule della Georgetown University di Washington, con una serie di nuove misure ambientali previste dalla Casa Bianca. Obama dirà ancora una volta agli americani che bisogna diminuire le emissioni di gas serra, promuovere lo sfruttamento delle energie rinnovabili, emanciparsi dalle fonti fossili, combattere il riscaldamento climatico. Ancora una volta, mostrerà al mondo il volto buono della America che crede in un progresso sostenibile ed eco-friendly. Un Paese che vuole mettersi alla guida di un vasto fronte di nazioni che hanno a cuore questi temi. Sarà, fatto sta che durante il suo primo mandato la battaglia contro il "climate change" era progressivamente sparita dall’agenda della Amministrazione, visto che il vero problema era diventato salvare l’economia americana. Ora che gli Usa hanno ripreso a crescere c’è quindi tempo per riproporre il cambio di paradigma, ambientale ed energetico, lasciato in sospeso negli anni scorsi. Solo che il Presidente sa bene che nel frattempo, dagli anni d’oro del climate change, quando gli scienziati che prevedevano lo scioglimento dei ghiacciai himalayani, ad oggi, quando molti di loro sono stati sbugiardati, dal climategate e da una discussione più laica sui temi ambientali, le cose sono cambiate. Come pure il sogno delle rinnovabili, di una America a trazione verde, i milioni di green jobs, per adesso possono soltanto affiancare, ma non riuscire ancora a sostituire, la ricchezza prodotta dalle nuove trivellazioni sulle coste e addirittura nel Golfo del Messico.