Usa. Piattaforma affondata, il petrolio si estende: è allarme ambientale
26 Aprile 2010
di redazione
Si profila una disastro ecologico nel Golfo del Messico. La macchia di petrolio fuoriuscita dalla piattaforma affondata giovedì si è allargata fino a coprire una superficie di 1.035 chilometri.
L’impianto, Deepwater Horizon è gestito dalla Bp, che ha inviato nell’area 32 navi nel tentativo di arginare la perdita. Una stima preliminare parla di una perdita di mille barili di petrolio al giorno sul fondo dell’oceano.
L’incidente, verificatosi martedì sarebbe stato causato da un tubo di trivellazione che ha innescato un’esplosione che ha sviluppato un incendio di vaste proporzioni. Undici operai, degli oltre cento che si trovavano a bordo, sono stati dati per dispersi e si ritiene che siano morti. I resti della piattaforma si trovano intatti sul fondale a 80 km dalla costa della Louisiana.