Usa. Piattaforma petrolifera in fiamme, affondata nel Golfo del Messico

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Usa. Piattaforma petrolifera in fiamme, affondata nel Golfo del Messico

22 Aprile 2010

La piattaforma petrolifera in fiamme da martedì sera nel Golfo del Messico è affondata, ha annunciato un portavoce della guardia costiera Usa. Al momento dell’incidente c’erano 126 persone sulla costruzione. I mezzi di soccorso ne hanno portati 98 indenni a terra e altri 17 in ospedale. Undici lavoratori sono ancora dispersi. 

La piattaforma, che appartiene alla Trasocean, era situata a circa 80 chilometri dalla costa della Louisiana. L’incendio, preceduto da una esplosione, è divampato martedì sera alle 22.00 locali facendo scattare le operazioni di emergenza. Il personale è stato evacuato per mare e in elicottero.

I diciassette feriti sono stati trasportati in ospedali a New Orleans e Mobile (Alabama) specializzati nel trattamento di vittime di ustioni. Il conto ha portato alla scoperta che undici lavoratori erano dispersi. Elicotteri, aerei e unità della guardia costiera hanno cominciato le ricerche nella speranza che le persone mancanti all’appello si fossero rifugiati in un canotto poi andato alla deriva. Altre unità della guardia costiera hanno tentato di domare l’incendio le cui cause restano sconosciute.

Nel frattempo è emersa anche la preoccupazione per la minaccia ambientale. Il petrolio sta inquinando l’acqua ad un ritmo di 8mila barili al giorno. La piattaforma, una unità mobile, era stata costruita nel 2001. Dal gennaio scorso stata estraendo petrolio nella posizione dove si trovava quando è divampato il devastante incendio.

Dal 2001, secondo i dati diffusi dal Minerals Management Service, 69 persone sono morte off-shore nel Golfo del Messico per incidenti analoghi, e 1.349 sono rimaste ferite. Il più grave incidente di questo tipo è avvenuto però al largo dell’Europa, nelle acque antistanti Aberdeen, in Scozia. Era il 1988 e rimasero uccise 167 persone.