Usa: rapita nella culla 18 anni fa, trovata
13 Gennaio 2017
Era stata rapita nella culla, in un ospedale della Florida, appena otto ore dopo essere nata. È stata ritrovata 18 anni più tardi, nella città in cui ha vissuto con quella che credeva fosse la propria madre, grazie al test del dna. Ecco l’incredibile vicenda di una giovane donna afroamericana, Kamiyah Mobley, che in questi giorni ha scoperto di non essere la figlia della donna che l’ha cresciuta.
“La scorsa notte abbiamo avuto la conferma che la giovane è Kamiyah Mobley”, ha detto alla stampa il capo della polizia di Jacksonville, Mike Williams, senza precisare quale sia il nome usato finora dalla ragazza. “E’ stata rapita appena nata e ha bisogno di tempo per elaborare tutto questo… vogliamo rispettare la sua privacy e vi chiediamo di fare altrettanto”, ha aggiunto. I genitori di Kamiyah Mobley si sono detti “sopraffatti dall’emozione”.
Il sequestro di Kamiyah Mobley avvenne il 10 luglio 1998, nell’ospedale di Jacksonville, in Florida. La vera madre della ragazza, Shanara Mobley, ha ricevuto 1,5 milioni di dollari di risarcimento dopo aver vinto una causa contro l’ex University Medical Center, e da allora ha avuto altri tre figli.
All’epoca la mamma di Kamiyah era era giovanissima, aveva appena 16 anni, e la finta infermiera l’ha facilmente ingannata: Shanara ha raccontato che quel giorno la donna è entrata nella sua stanza, ha toccato la fronte della neonata sostenendo che aveva la febbre, e ha detto che doveva portarla a fare un esame più approfondito. Invece è scomparsa senza lasciare traccia.
Nonostante le telecamere di sorveglianza abbiano ripreso la scena, il filmato era di qualità così scarsa da non permettere di identificare la rapitrice.
La famiglia Mobley è felicissima per la notizia: siamo “estremamente eccitati, e sopraffatti dall’emozione”, hanno detto. Adesso, però, spetta alla ragazza decidere se vuole riunirsi con i suoi parenti biologici. Le autorità hanno arrestato Gloria Williams, 51 anni, accusata di sequestro di persona.