Usa. Riforma finanziaria, proposta legge per maggiori poteri al Tesoro

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Usa. Riforma finanziaria, proposta legge per maggiori poteri al Tesoro

19 Febbraio 2010

Il presidente della commissione Banche del Senato statunitense intende presentare la prossima settimana una nuova proposta di legge di riforma del sistema finanziario che, se approvata, darebbe per la prima volta al segretario del Tesoro un ruolo diretto nel controllo delle singole compagnie finanziarie.

La proposta del senatore democratico Christopher J. Dodd infatti prevede che il segretario del Tesoro presieda un consiglio di controllori con il compito di monitorare i rischi sistemici in tutto il sistema finanziario. Pur non essendo ancora chiaro quanto potere effettivo questo consiglio potrà avere, commenta oggi il Washington Post, il fatto stesso di affidare un’autorità di controllo ad un membro dell’amministrazione segnerebbe una netta differenza rispetto all’attuale sistema, in cui i supervisori sono indipendenti, operano in autonomia e non devono rispondere al presidente.

La proposta è frutto di negoziati bipartisan condotti da Dodd ed è stato il capogruppo repubblicano nella commissione, Richard Shelby, a proporre di affidare al segretario al Tesoro la guida del Consiglio che dovrà lanciare per tempo l’allarme su eventuali rischi del sistema, cosa che non è avvenuta per la crisi finanziaria del 2008.

Shelby ritiene che la presenza del segretario al Tesoro potrebbe dare più forza alla struttura ed allo stesso tempo rendere il suo lavoro più verificabile da parte del Congresso. Dodd crede che si potranno varare delle misure di salvaguardia per proteggere il Consiglio da influenze politiche, hanno spiegato fonti del Congresso.

Ma analisti interpellati dal Post hanno espresso scetticismo: "Non vedo come si possa evitare di cambiare completamente il ruolo del dipartimento del Tesoro come membro dell’esecutivo – ha detto Karen Shaw Petrou, managing partner di Federal Financial Analytics – si dovrebbe sperare che il Tesoro eseciti questa autorità in modo virtuoso, ma questo non è quello che il Tesoro è o dovrebbe essere". Se il ministro del Tesoro dovesse veramente avere un ruolo di supervisore allora potrebbe usarlo per "ottenere i risultati politici necessari in quel dato momento, per esempio in vista di un’elezione", ha concluso.