Usa-Russia. Arrestate 10 presunte spie. Mosca: “Accuse infondate”
29 Giugno 2010
di redazione
Il ministero degli esteri russo ritiene che gli arresti delle presunte spie russe in Usa siano "infondati" e che perseguano "obiettivi biasimevoli", rievocando i tempi della Guerra Fredda. Mosca si rammarica inoltre che tutto ciò avvenga sullo sfondo del recente reset nei rapporti russo-americani. Lo riferisce l’agenzia Interfax.
"Non ci sono chiari i motivi che hanno spinto il ministero della giustizia Usa ad esibirsi con dichiarazioni pubbliche fatte nello spirito di passioni spionistiche dei tempi della guerra fredda", ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri russo Andrei Nesterenko, definendo gli arresti "privi di fondamento" e "indecenti". "Esibizioni di tale genere si sono verificate anche in passato, quando i nostri rapporti tendevano a miglioravano", ha proseguito. Nesterenko ha espresso "profondo rammarico che ciò avvenga sullo sfondo del reset nei rapporti russo-americani lanciato dalla stessa amministrazione Usa".
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha aggiunto che si attende spiegazioni sull’arresto delle 10 presunte spie russe. "Non ci è stato spiegato di che si tratta – ha dichiarato Lavrov, che si trova al momento in visita a Gerusalemme – spero che ce lo spiegheranno". Lavrov non ha mancato una certa ironia sul momento dell’annuncio degli arresti, solo pochi giorni dopo la visita del presidente russo Dmitri Medvedev a Washington, destinata a rilanciare i rapporti russo-americani. "Il momento in cui questo (arresto) avviene è stato scelto con un’eleganza particolare".
Le parole di Lavrov giungono dopo che un funzionario del dipartimento di pubblica informazione dello stesso ministero degli Esteri russo da Mosca aveva affermato che "le informazioni sono al vaglio, sono contraddittorie e necessitano di ulteriori chiarimenti".