Usa, Trump annuncia la costruzione del muro con il Messico
25 Gennaio 2017
“Grande giorno per la sicurezza nazionale. Tra le tante cose, costruiremo il muro!”. È quanto ha scritto su Twitter il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, annunciando per oggi la firma di un ordine esecutivo che aprirà la strada alla edificazione di una barriera al confine meridionale. Nella stessa occasione, scrive il Washington Post, Trump firmerà ordini per dare il via a un giro di vite sulle “città santuario”, dove gli amministratori locali si sono rifiutati di consegnare gli immigrati irregolari per l’espulsione, oltre a una direttiva per bloccare l’arrivo di profughi non solo dalla Siria ma anche da altri Paesi a maggioranza musulmana considerati “esposti al terrorismo”.
Gli ordini esecutivi attesi per oggi dovrebbero prevedere restrizioni per i rifugiati negli Usa e persone in possesso di visto provenienti da Iraq, Iran, Libia, Somalia, Sudan, Siria e Yemen. Si profila un bando temporaneo per i rifugiati fino a quando non saranno varate misure più stringenti sull’iter di accettazione. Secondo i dati dell’Ufficio popolazione, rifugiati e migrazione del dipartimento di Stato americano, tra sabato e lunedì scorsi, cioè a dire nei primi tre giorni di Trump alla Casa Bianca, sono stati ammessi negli Usa 136 rifugiati siriani.
Donald Trump è pronto a puntare il dito anche su quello che definisce “l’ambientalismo senza controllo” della passata amministrazione. Ha già firmato, infatti, due ordini esecutivi per permettere la costruzione dei due controversi oleodotti, il Keystone e il Dakota Access, che era stata bloccata da Obama. Gli ordini non concedono i permessi finali ma avviano entrambi i progetti verso l’approvazione, secondo quanto è stato comunicato ai leader repubblicani dalla Casa Bianca.
Dopo anni di braccio di ferro e continue revisioni, nel 2015 Barack Obama bocciò il progetto per portare il petrolio estratto dall’Alberta alle raffinerie del Texas. In effetti il Keystone Xl, progetto della canadese TransCanada Corp, prevede la realizzazione di un oleodotto fino in Nebraska, attraverso gli stati del Midwest, dove si potrà unire ad una pipeline già esistente. Nel bloccare il progetto, l’ex amministrazione democratica diede ascolto alle preoccupazioni di gruppi ambientalisti e politici locali. Gli ordini esecutivi di Trump prevedono che gli oleodotti costruiti negli Stati Uniti debbano usare l’acciaio statunitense. Il presidente ha detto ai giornalisti che “rinegozieremo alcuni termini” del Keystone XL. “Se a loro andrà bene, vedremo di costruire l’oleodotto. Si tratta di tanti posti di lavoro, 28.000”. Con i due oleodotti, “rimetteremo all’opera un sacco di lavoratori del settore dell’acciaio”. “Siamo molto risoluti: se costruiamo oleodotti negli Stati Uniti, bisogna usare tubature costruite negli Stati Uniti”, ha aggiunto il Don.