Usa vs Ghana, States favoriti ma africani pronti allo sgambetto

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Usa vs Ghana, States favoriti ma africani pronti allo sgambetto

26 Giugno 2010

Lasciata alle spalle la fase a gironi finalmente arrivano le partite che contano davvero. Il primo ottavo di finale di Sudafrica 2010 è Usa-Ghana. Uno stato africano che sfida "La" maxipotenza mondiale per eccellenza. Le cose però non sono scontate, se sul piano geopolitico non c’è confronto qualche sorpresa potrebbe invece arrivare sul prato verde, dove la squadra di capitan Mensah (un passato in diverse squadre italiane) è capace di grandi exploit.

Troppa, sul piano politico, la differenza tra i due contendenti. Anche se va sottolineato come chiunque si trovi davanti gli Stati Uniti è destinato a soccombere. Ogni indicatore economico e sociale è decisamente squilibrato a favore dei 50 stati (e un distretto) che compongono la bandiera a stelle e strisce. A maggior ragione nulla può la giovane Repubblica del Ghana, che ha ottenuto l’indipendenza dal Regno Unito solo nel 1957, essendo di fatto la prima nazione sub-sahariana a farlo.

Lo stato della Gold coast (termine usato per indicare la regione geografica dell’ex colonia compresa fra Capo Three Points e Accra, la capitale) peraltro, è membro di molte organizzazioni internazionali tra cui il Commonwealth delle nazioni e la Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale ma basta elencare le organizzazioni Usa per comprendere meglio i rapporti di forza. Riportiamo per intero la lista delle organizzazioni di cui fanno parte gli Usa (anche solo come osservatori): Adb, Afdb, Anzus, Apec, Arctic Council, Arf, Asean, Australia Group, Bis, Bsec, Cbss, Cd, Ce, Cern, Cica, Cp, Eapc, Ebrd, Fao, Fatf, G20, G5, G7, G8, G10, Iadb, Iaea, Ibrd, Icao, Icc, Icct, Icrm, Ida, Iea, Ifad, Ifc, Ifrcs, Iho, Ilo, Imf, Imo, Imso, Interpol, Ioc, Iom, Iso, Itso, Itu, Ituc, Miga, Minustah, Nafta, Nato, Nea, Nsg, Oas, Oecd, Opcw, Osce, Paris Club, Pca, Pif, Saarc, Seci, Spc, Un, Un Security Council, Unctad, Unesco, Unhcr, Unitar, Unmil, Unrwa, Untso, Upu, Wco, Wftu, Who, Wipo, Wmo, Wto e Zc, può bastare?

Le disparità si notano pure nelle due economie; se quella Usa risulta essere tra le prime al mondo (anche in seguito agli scandali che hanno coinvolto le banche e da cui ancora non si è del tutto fuori), la controparte africana ha risentito della crisi globale ma si sta affermando con il passare degli anni. Ad una produzione prevalentemente agricola si affianca infatti l’estrazione di petrolio ed una florida esportazione verso l’Europa. Fiore all’occhiello, il cacao, di cui il Ghana è 2° produttore mondiale appena dietro la Costa d’Avorio.

Una curiosità – e un filo neanche troppo esile – unisce i due sfidanti. Barack Obama ha fatto visita al Ghana il 21 luglio 2009 insieme alla famiglia. Dalla nazione sub-sahariana proveniva suo padre, il kenyano Barack, e lì è voluto tornare anche lui. Per Obama accoglienza da eroe, a cui rispose dichiarando che: "Il Ghana è uno straordinario modello in positivo per l’Africa e incoraggio Accra a sostenere le conquiste democratiche".

Da non dimenticare poi che la popolazione americana conta su circa 40 milioni di afroamericani, ovvero discendenti del Continente Nero. In questo grande numero c’è il contributo dei ghanesi che, in qualche modo, hanno contribuito a rendere la società americana così come è adesso, ribaltando quindi la sproporzione che si registra tra i due.

Sul campo, le due compagini arrivano al match che si giocherà a Rustenburg nel Royal Bafokeng Stadium con un solo precedente, quello del 22 giugno 2006 durante i mondiali di Germania. Quattro anni fa terminò con un 2-1 (22′ Dramani (GHA),43′ Dempsey (USA), 48′ rig. Appiah (GHA)) per il Ghana, risultato che gli permise di passare il turno.

Oggi, le cose potrebbero andare diversamente. Per i bookmaker sono leggermente favoriti gli americani che hanno scoperto di avere un Landon Donovan in più, ma la squadra ghanese nei match del girone eliminatorio si è fatta ammirare per un buon equilibrio e una rosa fisicamente forte che non teme confronti.

Partita dunque difficile da pronosticare e che, contrariamente a quanto succede di solito, probabilmente non si sbloccherà su calcio piazzato. Più facile puntare su uno svarione difensivo e sul fatto che il primo che segnerà vincerà la partita. Da tenere d’occhio – oltre al già citato Donovan – Altidore e Dempsey per gli Usa mentre gli africani puntano tutto su un centrocampo solidissimo in cui svettano le individualità degli “italiani” Appiah, Muntari e Gyan.