Ustica. Napolitano: “Ci furono intrighi internazionali. Occorre risalire alla verità”
08 Maggio 2010
di redazione
Si è svolta questa mattina al Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, la cerimonia di commemorazione del "Giorno della memoria", dedicato alle vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice, condotta da Benedetta Tobagi.
In apertura della cerimona è stato proiettato un video tratto dalla rielaborazione del documentario "Vittime", realizzato in collaborazione con l’Aiviter (Associazione Italiana Vittime del Terrorismo), il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Direzione Generale Cinema, Rai Cinema, Rai Teche, Offside Film e l’Associazione Vittime 2 agosto 1980. Sono intervenuti, Sonia Zanotti in rappresentanza dell’Associazione dei parenti delle vittime della strage di Bologna; Fortuna Piricò vedova Davì per l’Associazione tra i familiari delle vittime della strage di Ustica; Alessandra Galli, figlia del magistrato Guido Galli; Silvia e Federico Evangelista, figli del brigadiere di polizia Francesco Evangelista; e la professoressa Ilaria Moroni che ha presentato l’iniziativa: "La rete degli archivi per non dimenticare", promossa da Agnese Moro.
All’evento, insieme ai familiari delle vittime del terrorismo e i rappresentanti delle loro associazioni, erano presenti il vice presidente del Senato della Repubblica, Emma Bonino, Renzo Lusetti, in rappresentanza della Camera dei Deputati, il Ministro della Giustizia, Angelino Alfano, il sottosegretario di Stato all’Interno, Francesco Nitto Palma, il prof. Franco Gallo per la Corte costituzionale, e numerose autorità civili e militari.
Durante il suo discorso commemorativo, il capo dello Stato Giorgio Napolitano ha detto che nella strage di Ustica oltre ad "intrecci eversivi, ci furono anche intrighi internazionali che non possiamo oggi non richiamare, insieme con opacità di comportamenti da parte di corpi dello Stato, ad inefficienze di apparati e di interventi deputati all’accertamento della verità".
Per questo, il Capo dello Stato ha aggiunto di "comprendere il tenace invocare, da parte dei parenti delle vittime della strage di Ustica, di ogni sforzo possibile, anche sul piano dei rapporti internazionali per giungere ad una veritiera ricostruzione di quel che avvenne la notte del 27 giugno 1980". Poco prima Fortuna Piricò, vedova di una di quelle vittime, aveva chiesto di "completare la verità giudiziaria che ha parlato di una guerra non dichiarata, di completarla definendo le responsabilità. Occorre – aveva sottolineato – una grande collaborazione internazionale da parte dei Paesi alleati per avere l’elenco di tutti gli aerei che erano in volo".
Le parole di Napolitano sono state accolte con favore dall’Associazione dei parenti delle vittime della strage di Ustica. Daria Bonfietti, presidente della stessa, ha commentato così il discorso del Presidente della Repubblica: "Mi pare abbia capito le nostre parole – ha detto – oltre ad averci sempre seguito nell’iter processuale della vicenda. Oggi abbiamo ribadito concetti fondamentali, come la necessità di un intervento più forte a livello internazionale per individuare gli autori della strage". Per Bonfietti, dopo aver ascoltato le parole di Napolitano, "forse, per i 30 anni dalla strage possiamo sperare di avere oltre alle cause anche gli autori".