Ustica – Nassirya: Giovanardi (Idea – Popolo e Libertà): frutti avvelenati di incertezza del diritto
13 Febbraio 2017
di Redazione
“La sciagurata decisione di scindere il giudicato penale da quello civile, introdotto da circa 20 anni nel nostro ordinamento giuridico, continua a produrre frutti avvelenati”. Lo dichiara il senatore di “Idea – Popolo e Libertà” Carlo Giovanardi. “Dopo l’incredibile vicenda di Ustica – prosegue il senatore – dove una sentenza penale passata in giudicato in Cassazione penale ha escluso ogni ipotesi di battaglia aerea e ha definito di fantascienza l’ipotesi del missile, mentre la Cassazione civile ha definito più probabile che no l’ipotesi del missile e ha condannato a pagare i cittadini italiani 300 milioni di risarcimenti, che si aggiungono ai 63 milioni di indennizzi, oggi è l’ex generale dell’esercito Bruno Stano, nel 2003 comandante della base di Nassirya, ad essere colpito. Fermo restando il diritto dei famigliari delle vittime di Nassirya ad essere indennizzati dallo Stato, non si capisce come il generale Stano, già assolto con sentenza passato in giudicato dall’accusa di negligenza o imprudenza nel suo operato, possa essere nel frattempo condannato in sede civile a risarcire i famigliari, se non ha commesso il fatto per cui era stato imputato. Con questi criteri di incertezza del diritto – conclude Giovanardi – ogni comandante in missione di pace sarà ritenuto responsabile civilmente di qualsiasi cosa accada, anche se in sede penale sarà stato escluso ogni suo comportamento negligente o imprudente”.