Vendola eletto all’unanimità presidente nazionale di Sinistra e Libertà
24 Ottobre 2010
di redazione
Nichi Vendola è stato eletto presidente nazionale di Sinistra ecologia e libertà, al termine del congresso nazionale di Sel, che si sta concludendo a Firenze. L’elezione da parte dei 1.577 delegati è avvenuta all’unanimità ed è stata salutata da una standing ovation.
"Ci eravamo smarriti, ora ci siamo ritrovati". Con queste parole il governatore della Puglia ha cominciato a mezzogiorno passato l’intervento, a Firenze, di chiusura del Congresso fondativo del partito, intitolato "Riaprire la partita". Il messaggio di questo congresso della Sel è che "c’è una Italia migliore" in "un mondo migliore". Vendola auspica un Paese non più "avvelenato da dossier e gossip venefici". Con una frecciata a Berlusconi e a Fini, il leader di Sel esclama: "Il mondo non è quello ‘spazio immobiliare’ che va da Montecarlo ad Antigua". "Lo smarrimento – prosegue Vendola – parla di una sinistra in stato confusionale che deve cercare di ritrovarsi, ma non per tornare in un luogo antico".
"Sarebbe un errore – prosegue il presidente della Puglia – pensare di fare un’operazione di restaurazione o una sommatoria di frammenti, pensando che la sommatoria possa costituire una forza che, invece, è solo un fatto politico e non algebrico". "Non diventeremo, e non ne abbiamo la tentazione, di diventare il partito della Cgil, ma l’Italia ha bisogno della Cgil". "Abbiamo comunque bisogno di un grande sindacato confederale unitario che – ha sottolineato – sappia alzare la bandiera dell’autonomia del mondo del lavoro". Quanto allo sciopero generale rilanciato ieri da Maurizio Landini, questo "serve – ha rilevato ancora – a rimettere insieme uno specchio perchè l’Italia possa guardarsi dentro. Mi sono chiesto cosa avrebbe pensato Aldo Moro della manifestazione della Fiom… Forse avrebbe fatto un saggio e l’avrebbe considerata una grande risorsa".
Fra gli interventi di oggi c’è stato anche quello di Fabio Mussi ricordando che tre anni fa era sempre a Firenze, ma a un altro congresso: quello della morte dei Ds e della nascita del Pd. "Cari compagni, io mi fermo qui" disse allora l’ex ministro dell’Università scegliendo un’altra strada a sinistra. E dalla tribuna del Saschall nel primo congresso della Sel Mussi riprendere la parola e dice: "Adesso riparto da qui"
Per Giorgio Merlo (PD), vicepresidente della commissione di Vigilanza Rai, "Vendola è certamente un leader politico e amministrativo, vista la sua ormai lunga militanza politica, ma rischia di recitare troppe parti in commedia. Dopo aver esaltato la Fiom, i cattolici, la sinistra riformista e post comunista, il centro e i suoi interessi, adesso riscopre anche il magistero e il pensiero di Aldo Moro". "Va tutto bene per raccattare voti e consensi – ha aggiunto il deputato Pd – ma quando si vuole rappresentare tutti, e soprattutto nell’ultimo tempo utile, si corre anche il rischio di essere un po’ comici se non patetici". "Questo, Vendola, alla luce della sua personalità politica e della sua provenienza culturale – ha concluso Merlo – non se lo può permettere".
"Ho trovato la relazione di Vendola molto appassionante, ma a me non convince la parte in cui schiaccia Sel sulla Cgil. Se assumiamo le posizioni della Cgil e basta saremo minoranza in eterno". Lo ha detto il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, parlando del congresso di Sel durante la trasmissione "In mezz’ora" su Rai Tre. "Dentro il Pd – ha aggiunto Renzi – servirebbero persone che appassionano come Vendola. Io non dico Bersani no e Vendola sì – ha aggiunto Renzi – ma dico scegliamo con le primarie" perché "per questo Parlamento c’è stato un grande casting, come al Grande Fratello: ognuno ha messo il proprio segretario e il proprio portaborse".
Anche il ministro Gianfranco Rotondi ha commentato l’intervento di Vendola al primo congresso di Sel che è tenuto a Firenze. "Vendola – ha affermato – è il miglior avversario che abbiamo avuto, così serio che non c’è manco da disperarsi se ci batte. Non è il candidato dei giudici, né dei salotti finanziari, né delle lobby laiciste. Con una sinistra così è bello scontrarsi!".